L’intellettuale campano ha scritto un saggio dedicato a quel controllo delle pulsioni e del linguaggio che l’età moderna sembra avere dimenticato. «Come in tutte le epoche di crisi, il senso della misura passa per mollezza, assenza di carattere», dice. «Ci si vanta di condotte delle quali un tempo ci si vergognava e il rischio che si corre è alto: senza moderazione non c’è comunità»