

MILANO (ITALPRESS) – Innovazione, intelligenza artificiale, sostenibilità ambientale e centralità del paziente: sono questi i temi chiave emersi durante il congresso Nazionale “Laboratori del futuro: innovazione, sostenibilità e intelligenza artificiale”, svoltosi oggi ad Assago, all’NH Milano Congress Center, evento promosso dall’Ordine dei Biologi della
Lombardia, nell’ambito della seconda edizione di Lab Italia. Un appuntamento che ha riunito esperti, dirigenti sanitari e rappresentanti del mondo farmaceutico e della ricerca,
con l’obiettivo di tracciare una nuova direzione per la professione del Biologo, sempre più chiamata a dialogare con la tecnologia e a interagire in maniera trasversale con altri settori
della sanità pubblica e privata. A moderare l’apertura del convegno è stato Rudy Alexander Rossetto, presidente dell’Ordine Biologi Lombardia, che ha aperto i lavori sottolineando l’importanza di questo incontro come “un punto di inizio per una nuova era del Biologo all’interno del sistema sanitario”. “Innovazione, intelligenza artificiale, gestione e amministrazione – ha aggiunto
Rossetto – sono temi centrali per il futuro della nostra professione. È fondamentale collaborare con altri attori del sistema, come i direttori generali delle ATS e degli ospedali,
per contribuire in modo attivo all’evoluzione della sanità. Questo convegno vuole dare un segnale preciso in questa direzione”.
La giornata è cominciata con la tavola rotonda dedicata all’Interdisciplinarità nei laboratori del futuro, durante la quale si sono susseguiti interventi che hanno esplorato le potenzialità
delle nuove tecnologie applicate alla medicina e alla ricerca con la cabina di regia della referente scientifica del congresso, la Vicepresidente Marzia Bedoni.
Ad aprire i lavori ospite d’eccezione tramite un intervento video, il Direttore Generale al Welfare, Mario Giovanni Melazzini, che ha portato i saluti personali e dell’Assessore Bertolaso, ringraziando Rossetto per l’invito. Melazzini si è detto molto colpito dal razionale scientifico dell’iniziativa, che affronta tematiche di grande rilevanza per garantire risposte efficaci in un contesto particolarmente delicato, quello del paziente ospedalizzato e della continuità assistenziale sul territorio. “Nei giorni scorsi – ha dichiarato – ho incontrato Rossetto e abbiamo avuto modo di confrontarci su diversi temi, tra cui anche la nutrizione clinica e il coinvolgimento dei Biologi all’interno dei gruppi di lavoro dedicati a questa importante area dell’assistenza, e non solo, augurando un buon congresso ed un ‘a presto’, al Presidente Rossetto”.
In apertura è stato anche proiettato il video intervento del Direttore Generale di ATS Bergamo Massimo Giupponi, ringraziando per l’invito e per l’organizzazione dell’iniziativa. Giupponi ha sottolineato l’importanza di valorizzare i Biologi anche nei servizi territoriali e ha elogiato l'iniziativa del protocollo d’intesa tra OBL e Federfarma Lombardia. Inoltre, ha invitato a portarne i risultati dell’evento odierno a “Prospettiva Salute”, l’evento che si terrà a Bergamo il 13-14 ottobre 2025. “In un momento in cui il sistema sanitario affronta grandi sfide organizzative e carenza di personale, è fondamentale valorizzare nuove figure professionali come i Biologi, che possono offrire competenze preziose per rafforzare i servizi territoriali e migliorare la presa in carico dei cittadini”.
Intervenuto in video-call anche il Presidente della Federazione Ordine Farmacisti Italiani Andrea Mandelli, ha sottolineato l’evoluzione della professione del farmacista verso un ruolo più vicino ai cittadini, con servizi come il test rapido (POCT) e la collaborazione con i Biologi e i laboratori per offrire risposte sanitarie sicure e integrate. Mandelli ha anche sottolineato l’importanza di superare le polemiche tra categorie professionali per concentrarsi sul beneficio dei cittadini, promuovendo un lavoro comune e innovativo nel sistema sanitario: “il nostro ruolo non è effettuare diagnosi, ma fornire test sicuri e certificati che possano orientare il cittadino, promuovendo una collaborazione costruttiva con Biologi e laboratori accreditati. È fondamentale superare le polemiche per garantire risposte efficaci e concrete ai bisogni della popolazione”. Tema e progetto proposto in apertura anche dal Presidente Rossetto, verso la farmacia di prossimità e/o case di comunità. Tra i relatori, Luca Bernardo, Direttore del dipartimento pediatrico dell’ASST Fatebenefratelli Sacco di Milano, aprendo con un endorsement al presidente Rossetto, tra gli applausi della sala, elogiando il lavoro che sta facendo da capitano, costruendo un Ordine dei Biologi in modo esemplare. Bernardo con visione ha illustrato alcune
esperienze concrete già attive sul campo. “Siamo arrivati finalmente a utilizzare l’intelligenza artificiale, non senziente ma fondamentale”, ha affermato Bernardo.
“Attraverso la telemedicina possiamo deambulatorizzare e deospedalizzare i pazienti, inviandoli a casa con dispositivi come TYTOCARE, che ci permettono di visitarli a distanza
come se fossero in ospedale”. Bernardo ha anche presentato un progetto pilota che verrà proposto alla Regione Lombardia: “Un ologramma assistente interattivo, un avatar che
effettua triage pediatrico e comunica con i bambini in più lingue – inglese, tedesco, cinese, arabo e italiano – unendo informazione medica e gioco. L’intelligenza artificiale è
un’opportunità: va sviluppata, e saremo noi a farlo, perché dietro ci sarà sempre l’essere umano”.
Presente al convegno anche Annarosa Racca, Presidente di Federfarma Lombardia, che ha ribadito il ruolo chiave dei Biologi nella rete di prossimità della sanità lombarda.
“Sono molto contenta di essere qui oggi, in una giornata importante per i Biologi e per la sanità della Regione”, ha dichiarato. “Nelle farmacie lavoriamo da tempo con i Biologi,
come abbiamo visto durante il Covid con i tamponi, ma anche oggi con il loro ruolo di nutrizionisti. Lo stile di vita e l’alimentazione sono fondamentali per la prevenzione.
Farmacisti e Biologi, insieme, sono risorse preziose per aiutare le persone a vivere meglio”. Uno sguardo verso l’ospedale del futuro è stato offerto da Matteo Stocco, Direttore
Generale del Policlinico di Milano: “Entro la fine dell’anno inaugureremo il nuovo Padiglione Sforza, un centro tecnologico in cui la clinica si fonde con la ricerca. Grazie
all’intelligenza artificiale e ai nostri partner privati, stiamo sviluppando soluzioni che miglioreranno l’intero percorso del paziente. Al Policlinico lavorano più di 150 Biologi, attivi
sia in ambito clinico sia nella ricerca. Il loro contributo sarà decisivo per sviluppare la medicina di precisione, analizzare il genoma e gestire i big data. L’ospedale del futuro sarà
costruito sempre più attorno al singolo paziente, ma il suo futuro è, in realtà, il domicilio. La tecnologia è la chiave di questa trasformazione, e i Biologi ne saranno protagonisti”.
Un’altra tematica centrale del convegno è stata la sostenibilità ambientale. Inoltre, ha partecipato alla tavola rotonda anche Alfredo Sassi, vicepresidente di Assoram, che ha parlato del ruolo strategico dei dati nella sanità di domani: “Ci stiamo avviando verso un mondo dove il paziente sarà sempre più al centro, assistito da strumenti digitali lungo tutto il percorso di cura e prevenzione. Sarà fondamentale raccogliere informazioni sanitarie sul territorio, nelle farmacie e a casa. Il Biologo sarà centrale per la validazione di questi dati, su cui costruiremo gli algoritmi del futuro. Un anno fa, Assoram ha firmato un protocollo con l’Ordine dei Biologi Lombardia per formare nuove professionalità capaci di affrontare le sfide dell’innovazione” ed oggi vi presentiamo i risultati di quel protocollo, tra cui il lavoro per l’inserimento del Biologo come direttore tecnico dei magazzini farmaceutici. Presente anche il Professor Giuseppe Banfi, Direttore Scientifico dell’IRCCS Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio, che ha descritto la sua visione del Biologo all’interno della struttura ospedaliera e l’inserimento dei cosiddetti metodi POCT (Point of Care Testing) all’interno di una struttura ospedaliera. Inoltre, Banfi ha sottolineato come “la crisi delle specialità mediche di laboratorio, unita alla carenza di medici e tecnici, impone una revisione normativa per valorizzare le competenze di Biologi e biotecnologi; al contempo, è urgente investire in una formazione professionale seria e continua, anche per
garantire sostenibilità e qualità nel crescente ricorso al point of care”. Lanciando anche il fondamentale tema della formazione che in collaborazione si svilupperà anche con
l’Ordine dei Biologi della Lombardia con grande orgoglio e ringraziamento del Presidente Rossetto. Presente anche Direttore Generale di ATS Insubria Salvatore Gioia, che ha
sottolineato l’importanza di coinvolgere pienamente i Biologi nelle nuove strutture territoriali, come le Case di Comunità, nate per potenziare l’assistenza territoriale. Gioia ha
ribadito come, nella riorganizzazione della sanità territoriale, i Biologi devono essere riconosciuti e inclusi pienamente per colmare le carenze, migliorare i servizi e contribuire
in modo qualificato e formato alle nuove esigenze della popolazione. “Il Biologo è una professione sanitaria dal 2018 e può dare un contributo importante nelle Case di
Comunità, dai prelievi alle analisi, dai tamponi ai vaccini, fino al supporto nella presa in carico del paziente. In un sistema che soffre la carenza di professionisti, serve valorizzare
tutte le competenze disponibili, con formazione adeguata e senza gelosie tra professioni”. Di rilevanza anche il contributo del Direttore Generale di ATS Brianza Michele Brait, che ha voluto offrire il proprio contributo attraverso un messaggio-video ricco di riflessioni sul futuro. Il Direttore ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra Biologi
e Medici Patologi nell’ambito della Patologia Clinica, oggi sempre più digitalizzata, in cui l’intelligenza artificiale e il Machine Learning potranno accelerare i processi diagnostici e
ridurre gli errori, migliorando la qualità complessiva delle cure. Un accento particolare è stato posto sui POCT (Point of Care Testing), dispositivi portatili che permettono diagnosi
rapide anche nei contesti territoriali più remoti, come le comunità montane, e la necessità di formare i Biologi per gestire in modo affidabile questi strumenti. “Il futuro sarà
innovativo, digitale e personalizzato: chi saprà cogliere queste sfide, troverà anche grandi soddisfazioni professionali e umane”. Il convegno di Assago ha delineato con chiarezza la direzione da intraprendere: costruire una sanità più intelligente, sostenibile, capillare e personalizzata. In questo scenario, il Biologo non è un tecnico di laboratorio, ma diventa un attore strategico, capace di interpretare i dati, guidare l’innovazione e contribuire in maniera decisiva alla salute del futuro. Un futuro che è già cominciato. La giornata è continuata con relazioni tecniche di alto livello dal Professore Giuseppe Banfi a Tommaso Trenti, past president della Società Italiana di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare (SiBioC), ha lanciato un monito: “La medicina è un grande consumatore di energia e risorse ambientali. I laboratori sono tra i principali produttori di sostanze tossiche e rifiuti, e consumano molta energia. Dobbiamo trasformare i laboratori tradizionali in strutture green e sostenibili. È una responsabilità verso la società e verso le generazioni future”.
-foto xp2/Italpress –