Niente zuccheri raffinati, zero alcol e fumo, pasti semplici e bilanciati. A fine luglio spegnerà 57 candeline, ma Maria Grazia Cucinotta ha ancora un fisico statuario, come quello che sfoggiava a 16 anni, quando da Messina si trasferì a Milano e diventò un’icona nelle sfilate di moda. Attrice, produttrice cinematografica con un passato da fotomodella, ha una particolare attenzione al benessere: testimonial della Race for the Cure, l’evento per la lotta ai tumori al seno, si occupa spesso di cucina: conduce L’ingrediente perfetto su La7 e ha partecipato a Celebrity Masterchef su Sky. È un’ottima cuoca, non soltanto per scelta. «Ho scoperto di avere una candidosi intestinale», confida a BenEssere. «Ho dovuto cambiare la mia dieta e ho rischiato grosso…». Ma poi ha perso 12 chili, con sua soddisfazione.

Maria Grazia Cucinotta, quanto influisce l’alimentazione sul suo fisico?
«Al cento per cento. Il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach diceva, a ragione, che noi siamo quello che mangiamo. Ciò che mettiamo nel piatto, quindi, nel bene o nel male influisce sul nostro corpo, è un’evidenza di fatto. Tutti, per esempio, abbiamo sperimentato che, se la sera a tavola facciamo qualche stravizio, ci svegliamo gonfi, stanchi e col mal di testa».

Ha mai avuto problemi di sovrappeso che l’hanno costretta a seguire una dieta?
«Non mi piace il termine dieta, che nella percezione comune è una parola legata alla restrizione alimentare. Invece, preferisco sottolineare che è essenziale mangiare bene: significa conoscere quello che mettiamo nei nostri piatti, controllare le etichette per sapere la provenienza e la composizione dei cibi. Io, per esempio, non mangio alimenti precotti e cerco di capire le materie prime di ogni prodotto. Ci vuole consapevolezza a tavola».

Lei è nata in Sicilia, una regione che ha una tale ricchezza gastronomica da allontanare il proposito di seguire i regimi ipocalorici… Quali sono i suoi piatti preferiti?
«Adoro tutti i primi piatti ma preferisco le preparazioni semplici e genuine, anche un trancio di pesce al vapore con olio e limone va benissimo. In generale, sono molto golosa di dolci, amo quelli con le creme, dal Mont blanc, a base di meringa, panna montata e castagne, alla tradizionale torta della nonna, fino alla lemon tart, con crema al limone inglese».

Che cosa preferisce cucinare?
«I primi, le pizze, le focacce ma anche gli involtini. Sono “cintura nera” di parmigiana e caponata, preparo teglie intere per i miei amici. La mia parmigiana riscuote sempre molti successi: friggo le melanzane senza far assorbire troppo olio, quindi risultano leggerissime. Le cose semplici, del resto, fanno sempre un figurone. E poi ho un piccolo segreto: metto un cucchiaino di zucchero nel sugo, perché toglie l’acidità del pomodoro, e uno di paprica dolce».

Cucinotta conduce su La7 il programma L'ingrediente perfetto (foto Adolfo Franzò)
Cucinotta conduce su La7 il programma L'ingrediente perfetto (foto Adolfo Franzò)

Cucinotta conduce su La7 il programma L'ingrediente perfetto (foto Adolfo Franzò)

Recentemente ha scoperto di avere una candidosi intestinale. Quali sono stati i sintomi?
«Per lavoro viaggio molto e, purtroppo, non sempre riesco a seguire un’alimentazione equilibrata. A un certo punto mi sono resa conto di essere arrivata al limite: è stato subito dopo essere entrata in menopausa, quando ho iniziato a manifestare allergie di cui non avevo mai sofferto. Mi si gonfiavano le labbra, avevo l’orticaria… E poi ero particolarmente stanca e gonfia. Addirittura, ho notato una perdita di memoria. Ero così spaventata che mi sono perfino sottoposta a un test per la diagnosi precoce di Alzheimer! Poi, grazie a una brava dottoressa, ho capito che tutto dipendeva dall’intestino, dovevo ripulirlo. È stata lei a diagnosticarmi la candida intestinale, io non ne conoscevo neppure l’esistenza: è una malattia di cui si parla pochissimo e molti ne sono affetti senza saperlo. Così, seguendo una sana alimentazione che mi ha permesso di riequilibrarmi, in poco tempo ho perso 12 chili e ora la mattina, quando mi sveglio, sono di nuovo piena di forze».

Gastroenterologia

Come curare la candidosi intestinale

Come curare la candidosi intestinale
Come curare la candidosi intestinale

Com’è cambiata la sua alimentazione, dopo la diagnosi?
«Evito gli zuccheri, cerco di prediligere carne magra, pesce, olio d’oliva, verdure e yogurt. E poi, ciclicamente, assumo integratori, come vitamina D e C».

Lei soffre anche di problemi di schiena. Come li affronta?
«Con la fisioterapia, la respirazione diaframmatica e lo stretching. Ho un seno molto voluminoso e quindi pesante, che mi fa stare curva, come una valigia che si chiude. Del resto, con l’età che avanza tutto ci porta a perdere la posizione giusta. Per questo, abbiamo bisogno di allungarci e di stirarci e possiamo farlo senza traumi con la respirazione diaframmatica, che ci consente di scaricare la tensione del collo e delle spalle e di assumere una postura corretta».

Qual è il suo segreto, per rimanere giovani dopo i 50 anni?
«Ho scoperto il lifting manuale. Attraverso appositi massaggi, è possibile riposizionare i muscoli del viso, senza ricorrere agli interventi chirurgici. E poi un’altra tecnica che utilizzo è il laser, eseguito sempre da un medico specialista, per togliere le macchie e stimolare i tessuti. Sono procedure non invasive che hanno l’obiettivo di rigenerare le cellule».

Va in palestra? Ha un rituale di bellezza?
«Purtroppo non riesco a frequentare la palestra, quando sono impegnata con le riprese mi sveglio alle 4,30 e torno a casa alle 20,30… A quel punto, oltre a essere stanca, desidero soltanto dedicarmi alla mia famiglia. Cerco però di camminare molto, e appunto respirare e fare stretching per la schiena. Invece, per quanto riguarda i rituali, mi impegno a detergere il viso molto spesso e a usare creme idratanti prima di dormire e a metà giornata».

Ha festeggiato le nozze d’argento e tra poco coronerà i 30 anni di matrimonio. Qual è l’ingrediente per far funzionare la coppia?
«La pazienza prima di tutto e poi cercare, ogni tanto, di “entrare” nella testa dell’altro, vedere le cose dal suo punto di vista e cercare di capire il motivo alla base delle sue scelte, delle sue azioni. Certo, non è facile, e ne deve valere davvero la pena. Non è semplice convivere per due persone diverse, già si fa fatica tra fratelli! Eppure, ogni giorno il rapporto va coltivato, crescendo insieme quotidianamente e parlando tanto. Spesso, la coppia smette di parlare per pigrizia o per evitare discussioni, che però sono normali e inevitabili: se l’unione è sana e non patologica, un piccolo scontro è più sano della calma indifferenza».

L'attrice siciliana con il marito, l'imprenditore e produttore cinematografico Giulio Violati (foto Adolfo Franzò)
L'attrice siciliana con il marito, l'imprenditore e produttore cinematografico Giulio Violati (foto Adolfo Franzò)

L'attrice siciliana con il marito, l'imprenditore e produttore cinematografico Giulio Violati (foto Adolfo Franzò)

Ha una figlia di 24 anni. Che tipo di mamma è?
«Come tutte… Sono ansiosa! Però, non sono possessiva, spingo Giulia a seguire i suoi progetti, non mi reputo invadente. Non è facile essere genitori, non c’è un libro che ti insegna i passi giusti da compiere. Il mio lavoro, poi, rischiava di schiacciare la personalità di mia figlia, per questo ho cercato di non essere ingombrante e di fare un passo indietro, stando attenta a far sentire lei al centro, com’è giusto lo sia ogni bambino. Non sono una di quelle donne nate con l’istinto materno, ogni giorno ho dovuto conquistare il modo per renderla felice, imparando passo dopo passo. Mia madre, per esempio, si è dedicata completamente ai figli, ma a me il mio lavoro piace e ho dovuto di conseguenza togliere del tempo a Giulia. Mi sono accorta che in realtà siamo noi genitori a crearci problemi, mia figlia non ha risentito delle mie assenze, anche perché quando c’ero non le facevo mancare le attenzioni e l’affetto di cui aveva bisogno. Oggi, come ogni genitore, respiro attraverso la sua felicità».

A sua figlia e a tutte le ventenni, soprattutto quelle che si sentono brutte e non all’altezza, che cosa consiglierebbe?
«Ho pochi consigli da dispensare, anche perché, nonostante quello si possa pensare, io stessa ho imparato ad accettarmi con l’età. Però, a mia figlia e alle sue coetanee dico che devono amarsi. La consapevolezza del proprio valore, della propria bellezza, fisica e interiore, arriva soltanto con il tempo, circondandoci di persone, soprattutto di amiche, che ci fanno sentire meravigliose, anche quando siamo appena sveglie. Ho la fortuna di avere delle amiche che quando sei giù ti portano da loro, ti vestono, ti truccano e tutte insieme usciamo. Ecco, le donne dovrebbero essere più complici tra di loro. Perché siamo tutte bellissime».