Che cosa è l’intelligenza? «È ciò che usi quando non sai cosa fare», provò a sintetizzare Jean Piaget, considerato uno dei padri fondatori della psicologia dello sviluppo. Nonostante secoli di riflessioni e decenni di ricerche scientifiche, ancora oggi non esiste una definizione univoca di uno dei concetti più affascinanti e sfuggenti della filosofia della mente.
Proprio per cercare di scolpirne faccettature inedite, all’intelligenza è dedicato il viaggio culturale della Milanesiana di quest’anno. La XXVI edizione della rassegna ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi propone dal 22 maggio alla fine di luglio 64 appuntamenti in 20 città, unendo letteratura, musica, cinema, scienza, arte, filosofia, teatro, diritto, economia, sport e fumetto.
«Il tema mi è stato suggerito dal filosofo Massimo Cacciari e la parola Intelligenza mi è parsa subito “da Milanesiana”, una parola dal significato amplissimo, dalle infinite collocazioni, costellazioni, sfumature, in cui nuotare dentro», racconta Sgarbi, che è anche regista e fondatrice con Umberto Eco della casa editrice La nave di Teseo. «Per un riflesso condizionato siamo oramai portati subito a tradurla in Intelligenza artificiale. Ma a me piace pensarla come gli antichi, come “anima del mondo”, come quel respiro universale che anima ogni fibra dell’universo».

Il sussurro del mondo
L’intelligenza è un dato di fatto: tutti i viventi, piante comprese ne sono dotati. «Esiste una intelligenza della Natura, come insegnano un grande scrittore e un grande romanzo, parlo di Richard Powers, Il sussurro del mondo», continua l’ideatrice della Milanesiana. «Ma l’intelligenza è anche un dovere, una virtù da coltivare ed esercitare: lo è dal punto di vista organico, di sollecitazione continua e corretta dei nostri neuroni; e lo è dal punto di vista morale, di attenzione alle cose che accadono e agli altri».

La lucidità della pace
Scriveva Simone Weil in una lettera a Joë Bousquet nel 1942, un anno prima di morire: «L’attenzione è la forma più rara e più pura della generosità. A pochissimi spiriti è dato scoprire che le cose e gli esseri esistono». Commenta Sgarbi: «Mai come in questo fosco periodo storico, le menti, annebbiate da una coltre di guerra, avrebbero bisogno di “attenzione”. L’intelligenza riguarda gli individui, ma anche i sistemi complessi: i sistemi organici, la lingua, i sistemi economici, informatici e militari hanno una loro autonoma e innegabile intelligenza, che sovrasta e spesso si rende indipendente (se non nemica) da quella dei singoli individui».
E all’opposto che cosa sta? «Mi stupisce, affascinandomi, la difficoltà di trovare un contrario esatto, perfetto, di intelligenza», dice Sgarbi. «L’assenza completa di intelligenza non si dà. Potrebbe essere la stupidità, ma anche la stupidità ha una sua propria intelligenza. Insomma, “Intelligenza” è un tema filosofico per eccellenza, che come i piani di una fontana, a cascata, riverbera, si “immilla” direbbe lo scrittore Guido Gozzano, in una variopinta quantità di realtà».

Il talento del cervello
La Milanesiana parte dal Sud d’Italia, da Crotone, il 22 maggio: terra pitagorica e di grandi tradizioni culturali. Accanto ai Premi Pulitzer Michael Cunningham e Andrew Sean Greer, interviene il matematico Paolo Zellini (i cui saggi sono pubblicati da Adelphi, tra cui Discreto e continuo. Storia di un errore), che riceve il Premio Scuola Pitagorica / La Milanesiana per le Scienze.
La scienza è uno dei temi cardine della rassegna. Il 10 giugno alle 21, al Volvo Studio Milano, dopo un’introduzione della giornalista Maria Sole Sanasi d’Arpe, terranno le loro lezioni-letture sull’intelligenza la neuroscienziata Michela Matteoli, autrice dei best seller Sonzogno Il talento del cervello e La fioritura dei neuroni, Alberto Mantovani, celebre immunologo e presidente di Fondazione Humanitas per la Ricerca, ed Eliana Liotta, direttrice di BenEssere e autrice di otto saggi scientifici tra cui La vita non è una corsa (La nave di Teseo).

Il 10 giugno alle 21, la neuroscienziata Michela Matteoli (a sinistra) e la direttrice di BenEssere Eliana Liotta (a destra) parlano di intelligenza al Volvo Studio Milano.
Il 10 giugno alle 21, la neuroscienziata Michela Matteoli (a sinistra) e la direttrice di BenEssere Eliana Liotta (a destra) parlano di intelligenza al Volvo Studio Milano.

Il 10 giugno alle 21, la neuroscienziata Michela Matteoli (a sinistra) e la direttrice di BenEssere Eliana Liotta (a destra) parlano di intelligenza al Volvo Studio Milano.

Il 26 giugno, invece, alla Centrale dell’Acqua MM si ascolterà Giulio Boccaletti, ricercatore di fama internazionale che ha pubblicato il volume Acqua. Una biografia (Mondadori).

Conflitti tra psiche e società
La Milanesiana è libri, storia, mostre, teatro. Il primo appuntamento a Milano, da sempre centro nevralgico della rassegna, è il 26 maggio al Teatro Franco Parenti con Joan Baez, leggendaria cantautrice e attivista, la cui autobiografia Quando vedi mia madre, chiedile di ballare esce in Italia il giorno dopo per La nave di Teseo, in dialogo con il due volte Premio Strega Sandro Veronesi, autore di Settembre nero per la stessa casa editrice.
Anche per questa edizione, Piergaetano Marchetti, insigne giurista e presidente del Piccolo Teatro, cura la sezione dedicata al Diritto, composta da quattro appuntamenti al Santuario San Giuseppe di Milano, che si concluderanno con la lectio magistralis Il conflitto fra Psiche (Io) e Società (Noi) dello psichiatra Vittorino Andreoli.
Non manca il fumetto. In occasione dei 45 anni dall’uscita del romanzo Il nome della rosa di Umberto Eco, La Milanesiana ospita il celebre Milo Manara, che ha firmato l’adattamento a fumetti del libro per Oblomov Edizioni: l’incontro è il 4 giugno all’Anteo Palazzo del Cinema di Milano.
Gli ospiti sono numerosissimi e ci saranno anche spettacoli teatrali. Al Piccolo, il 13 luglio, andrà in scena il giornalista Aldo Cazzullo con Il grande romanzo della Bibbia, tratto dal suo bestseller uscito per HarperCollins.
La Milanesiana si conclude il 28 luglio a Bormio-Livigno, sede, con Milano e Cortina, delle prossime Olimpiadi, ma anche luogo dove celebrare i 200 anni del Passo dello Stelvio, varco formidabile tra le montagne e teatro di grandi imprese ciclistiche.