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Paola Formica
Buongiorno, sono una mamma in attesa, ho saputo della possibilità di conservare il cordone ombelicale, ma non trovo riferimenti chiari su come poterlo fare, a chi rivolgermi e soprattutto come poter scegliere una struttura sicura. Ho l’impressione che in Italia questa prassi sia poco considerata e vorrei capire come mai. Grazie mille.
Chiara, Policoro (Matera)
La risposta di Luca Pierelli, professore associato in Scienze tecniche di medicina di laboratorio all’Università Sapienza e direttore dell’unità di Medicina trasfusionale e cellule staminali dell’azienda ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma
Gentile signora, comprendo le sue preoccupazioni e la difficoltà nel reperire informazioni chiare sulla conservazione delle cellule staminali cordonali. Il primo punto da considerare è che la sicurezza e l’affidabilità di una biobanca si misurano con una certificazione ben precisa, la Fact-Netcord. Senza questo sigillo di garanzia internazionale, una struttura non offre le adeguate tutele per un materiale biologico così prezioso. Purtroppo i recenti fallimenti di alcune biobanche private in Svizzera, prive di questa certificazione, ci ricordano quanto sia cruciale non sottovalutare la serietà della conservazione delle cellule staminali cordonali.
Il mio consiglio è di orientare la sua scelta verso biobanche che possiedano la certificazione Fact-Netcord. Sul territorio italiano la conservazione privata non è autorizzata mentre è autorizzata la donazione a uso pubblico. Nella nostra penisola e presso la Repubblica di San Marino opera la biobanca “In Scientia Fides” che effettua la conservazione privata autorizzata e in regime di certificazione Fact-Netcord. Il consiglio è quello di affidarsi direttamente a biobanche certificate, che siano pubbliche o private, piuttosto che a operatori commerciali che non hanno il controllo della biobanca incaricata della conservazione. Questo le darà la certezza che il campione di suo figlio sarà conservato secondo standard qualitativi e di sicurezza riconosciuti a livello globale e sarà accettato in tutti i centri di trapianto del mondo, ampliando le future possibilità e necessità terapeutiche per la sua famiglia. È importante che le istituzioni e i media forniscano informazioni chiare e complete su questo tema.
La conservazione delle cellule staminali cordonali è un’opportunità che merita la massima serietà e trasparenza, soprattutto in un momento delicato come la nascita di un figlio. Non si tratta di un semplice consiglio, ma di un elemento importante per tutelare le opportunità d’impiego del sangue cordonale. Spero che queste informazioni le siano utili per fare una scelta informata e serena.