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Foto di Guido Harari per la campagna "Semplicemente, Vita"
Si intitola “Semplicemente, Vita” la nuova campagna di sensibilizzazione, realizzata in occasione della Giornata nazionale delle cure palliative dell’11 novembre da Federazione cure palliative (Fcp), ente al quale sono affiliati 113 Ets che insieme esprimono quasi tremila professionisti e oltre cinquemila volontari in tutta Italia.
L’iniziativa è realizzata con il contributo dei tre enti soci - Fondazione Faro, Fondazione la miglior vita possibile Ets e Vidas Odv - e ha ricevuto il sostegno della Società italiana di cure palliative (Sicp).
Il valore dell’assistenza
Nel giorno di San Martino si ricorda proprio il pallium, il mantello che il santo porse a un viandante infreddolito, simbolo dell’assistenza e della cura per tutti. Attenzioni che si ritrovano nel racconto fotografico realizzato per Fcp da Guido Harari, professionista tra i più riconosciuti nel panorama italiano.
“Semplicemente, Vita” è un viaggio per immagini nel vasto mondo di chi si trova ad affrontare un percorso di cure palliative: persone assistite, familiari, personale medico e sanitario, volontari che donano il loro tempo.


Attraverso gli scatti di Harari, principalmente ritratti in bianco e nero e scene di relazione nei luoghi di cura, si respira la vita che chiede rispetto e dignità fino all’ultimo istante: non un semplice reportage, ma un racconto condiviso che nasce dalla relazione, nel quale ogni scatto prende forma dopo un tempo di ascolto e fiducia reciproca, mettendo al centro la persona e la connessione umana.
La dignità fino alla fine
La campagna sarà fruibile integralmente in digitale al sito www.semplicementevita.it dove sarà visibile una galleria di scatti, un video di backstage e pillole video con brevi testimonianze di persone assistite, familiari, professionisti e volontari.
«Con questa campagna, attraverso lo sguardo di Guido Harari restituiamo un’immagine autentica della cura fatta di ascolto, prossimità e dignità, valori che accompagnano le persone e le famiglie in ogni fase della malattia», spiega Tania Piccione, presidente di Fcp. «Federazione cure palliative rinnova il proprio impegno nel portare all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni il valore del prendersi cura e ribadire quanto il paradigma delle cure palliative impatti positivamente sulla qualità di vita, migliorandola per il malato e per chi lo aiuta e preservandone la dignità fino alla fine».


«Le immagini di Guido Harari ci ricordano che le cure palliative non sono un momento finale, ma un percorso di vita e di relazione», afferma Giampaolo Fortini, presidente della Società italiana di cure palliative. «“Semplicemente, Vita” restituisce dignità e profondità a un tema spesso frainteso: le cure palliative non coincidono con la fase terminale, ma rappresentano un approccio globale alla persona che affronta una malattia cronica o inguaribile, fin dal momento della diagnosi. Significa accompagnare, ascoltare e garantire qualità di vita, non soltanto nell’ultimo tratto, ma in ogni fase della malattia. Come Sicp, siamo orgogliosi di sostenere una campagna che mostra con autenticità cosa significa prendersi cura con competenza, empatia e umanità».
Una possibilità di futuro
«Anche quando si vive l’ultimo istante della propria vita, rimane sempre una possibilità di progresso, l’illusione, o la speranza, di poter ricominciare da capo», commenta Guido Harari. «Il racconto non si spegne una volta riposta la macchina fotografica: qualcosa rimane impresso modificando non solo lo stato d’animo, ma anche una percezione profonda di sè. Non è più il risultato che conta, ma sempre più la connessione umana che produce la fotografia e una sua possibilità di futuro grazie al coraggio di svelarsi».











