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Gli italiani amano comprare giocattoli ai bambini. Lo rivela Assogiocattoli, con dati che indicano un comparto in ottima salute e un +6,8% delle vendite per i primi sei mesi di quest’anno, rispetto allo stesso periodo del 2024. Con il Natale alle porte, è facile prevedere un’ulteriore impennata di acquisiti pensando a cosa mettere sotto l’albero per figli e nipotini.
Ma in un mercato sempre più affollato da luci, pulsanti ed effetti speciali, non tutti i giocattoli sono uguali. Già nel 2014 una ricerca pubblicata su JAMA Pediatrics aveva evidenziato come i giocattoli elettronici fossero associati a una minore quantità e qualità della comunicazione tra genitore e bambino rispetto ai libri e ai giochi tradizionali. Meglio una bambola, un trenino, una macchinina.
«Il gioco è l’occasione attraverso cui il bambino non solo esplora il mondo, ma costruisce le proprie strutture mentali», dice la psicologa Kathy Hirsh-Pasek della Temple University di Philadelphia. «I giocattoli che offrono ambienti aperti, in cui il bambino può manipolare, immaginare e creare, promuovono l’apprendimento più dei dispositivi che fanno tutto da soli». Sulla stessa linea, Alison Gopnik della University of California, Berkeley: «Nel gioco il bambino assume ruoli, fa ipotesi, sperimenta. È un momento di esplorazione attiva, non di ricezione passiva».
I consigli per orientarsi
Secondo la designer di libri e giocattoli per l’infanzia Irene Guerrieri, l’obiettivo è sempre lo stesso: «Un giocattolo dovrebbe essere uno strumento che permette ai bambini di fare esperienze ludiche utili a stimolare abilità creative e di risoluzione dei problemi». Prima di acquistarlo, consiglia di considerare non solo l’età anagrafica indicata sulla confezione, ma l’età reale del bambino, cioè il suo livello di sviluppo e di interesse.
Prima di comprare un giocattolo, quindi, è bene pensare a cosa il piccolo sa fare e che cosa gli piace. «Tenere conto di questi aspetti è importante perché un gioco troppo complicato genera frustrazione, uno troppo semplice invece annoia. In entrambi i casi, l’esperienza di gioco diventa negativa», continua Guerrieri.
Fatta questa premessa, ecco i consigli giusti per orientarsi in vista del Natale.
0–3 anni
In questa fascia la parola chiave è esplorazione sensoriale: giocattoli che stimolano i sensi attraverso materiali, forme, suoni e colori. «Il gioco ci aiuta a imparare», dice la psicologa Hirsh-Pasek. «Il gioco ci aiuta a far fronte alle difficoltà. Il gioco ci aiuta a socializzare». Sì a sonagli, tappeti attivi con tessuti diversi da toccare, palle morbide con sonaglio, piccoli strumenti musicali. «Purché non siano giocattoli chiusi, che fanno tutto da soli, perché finirebbero per limitare l’attività del bambino, annoiandolo in poco tempo», avverte Guerrieri. Per i più grandicelli, ottimi anche i giochi da trainare o spingere, che accompagnano le prime avventure e rafforzano equilibrio e coordinazione.
3–6 anni
Via libera ai giochi di costruzione. Dai solidi geometrici in legno per inventare case, castelli o automobili, al tangram, fino ai mattoncini più grandi e morbidi: sono giochi che stimolano immaginazione, motricità fine, coordinazione mano-occhio, memoria e creatività. «I bambini in età prescolare imparano al meglio quando esplorano», nota la psicologa Gopnik.
6–12 anni
È l’età dei giochi di gruppo e con regole. Giochi da tavolo o sportivi che richiedono di leggere istruzioni, contare, collaborare o competere. Sono da preferire quelli che prevedono modalità sia guidate sia libere, lasciando che i bambini possano anche personalizzare il gioco. Un esempio: Dixit, un gioco di carte che invita a creare storie, scenari e strategie individuali o condivise. «L’apprendimento giocoso descrive un contesto in cui i bambini apprendono contenuti mentre giocano liberamente, con una guida dell’adulto o in un gioco strutturato», scrive l’istituzione statunitense National Association for the Education of Young Children.
I libri gioco
«Per tutti i bambini, infine, consiglio anche i libri gioco, ovviamente da scegliere in base all’età, cioè pubblicazioni che sono a metà tra il libro illustrato e il giocattolo, da leggere oppure trasformare, cambiando la sequenza della storia, o animare perché provvisti di buchi dove infilare le dita, il naso o l’occhio», commenta Guerrieri. «I libri interattivi cartacei (oppure in stoffa) sono molto stimolanti perché coinvolgono il bambino nella narrazione e trasformano una storia in una rappresentazione teatrale, in cui anche il corpo si mette in gioco.
In sintesi, scegliere un giocattolo non significa solo scegliere un oggetto: significa offrire un’occasione di crescita. I giochi aperti, manipolabili, relazionali e ricchi di immaginazione sono i più preziosi. Non vince chi lampeggia di più, ma chi accende la mente.
Il nuovo regolamento sulla sicurezza
È di metà ottobre l’approvazione definitiva, da parte del Consiglio dell’Unione Europea, del nuovo regolamento sulla sicurezza dei giocattoli. La norma rafforza la tutela dei bambini introducendo limiti più severi alle sostanze chimiche nocive e prevede il futuro obbligo del passaporto digitale di prodotto, uno strumento che renderà più rapidi e trasparenti i controlli lungo tutta la filiera.
In attesa che il passaporto digitale diventi operativo, resta valido il quadro già in vigore nell’UE: nei giocattoli non possono essere presenti materiali che sensibilizzano la pelle, biocidi e sostanze per- e polifluoroalchiliche (i noti Pfas), composti artificiali molto usati in passato per la loro resistenza ma legati a effetti dannosi sul sistema endocrino, immunitario e riproduttivo.
Per acquistare in sicurezza, il primo passo è verificare che sulla confezione sia ben visibile e indelebile il marchio CE, che certifica la conformità del prodotto alle norme europee. Devono essere riportati anche il nome e l’indirizzo del produttore o dell’importatore, utili per la tracciabilità, e l’indicazione dell’età a cui il gioco è destinato, con eventuali avvertenze del tipo «da usare sotto la sorveglianza di un adulto».
Per i bambini fino a 3 anni, la normativa è ancora più stringente: i giocattoli non devono contenere parti piccole che possano staccarsi e venire ingerite, e nei prodotti alimentati a batteria il vano pile dev’essere inaccessibile, per esempio chiuso con viti. Prima dell’acquisto è bene sempre controllare che la confezione sia integra e il gioco in perfetto stato; dopo, eseguire periodicamente una rapida “revisione” domestica, verificando che non ci siano parti usurate, allentate o scucite.











