Tutti gli esseri umani nascono come esseri sessuali. L’educazione all’affettività e alla sessualità, dunque, è parte integrante dello sviluppo armonico dei bambini/e e dei ragazzi/e.
Tutte le persone, senza discriminazioni, hanno diritto all’informazione e all’educazione all’affettività e alla sessualità. I diritti alla vita affettiva e relazionale, alla sessualità e alla salute sessuale fanno parte dei “Diritti umani fondamentali” e, pertanto, devono essere garantiti a ogni persona.
Le tecnologie, soprattutto smartphone e Internet, sono diventate, in un brevissimo arco di tempo, importanti e a volte le sole fonti di informazione. Tuttavia molte di esse sono distorte, non adeguate, irrealistiche e spesso degradanti. Questo implica che genitori, insegnanti e educatori sono chiamati a uno sforzo maggiore per aiutare bambini e ragazzi ad affrontare il proprio sviluppo affettivo e sessuale.

Le competenze relazionali
Lo sviluppo del comportamento sessuale, delle emozioni e delle cognizioni relative alla sessualità, inizia nel grembo materno e continua per tutto l’arco della vita. Tutti i tipi di valori, emozioni e pensieri vengono trasmessi già a un’età precoce attraverso i genitori, gli insegnanti, gli educatori e le nuove tecnologie. In ogni diversa fase della vita, la sessualità mostra forme di espressione diverse e acquista nuovi significati. Lo sviluppo di competenze relazionali efficaci è centrale per la vita sessuale di una persona ed è ampiamente influenzato dalla sua storia personale. La natura preventiva dell’educazione affettivo-sessuale non solo contribuisce a evitare possibili conseguenze negative sulla formazione della personalità, ma migliora la qualità della vita, la salute e il benessere personale.

Sentimenti

I sei livelli dell’eros: dall’istinto ai valori

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Educare all’affettività e alla sessualità non significa dare ai bambini e ai ragazzi indicazioni precise, regole e costrizioni, ma vuol dire aiutarli a compiere il loro percorso con positività e naturalezza. L’educazione rappresenta infatti lo strumento principe per la prevenzione di comportamenti a rischio e, allo stesso tempo, è un mezzo per accompagnare, attraverso l’ascolto, l’accoglienza e il passaggio di informazioni e competenze. In un momento sociale in cui i più giovani sono frammentati tra realtà offline e online, divisi tra relazioni virtuali e amicizie reali, un’adeguata formazione sull’affettività e sessualità rappresenta un filo rosso per unificare e consolidare la loro identità e renderli adulti consapevoli e responsabili.

Non modelli di comportamento
Tenuto conto di ciò, diventa urgente educare i giovani a una sana affettività e sessualità, chiarendo quali sono i valori che possiamo considerare universali e condivisibili, aiutando i giovani a farli propri. Valori e non modelli di comportamento: libertà, rispetto di sé e dell’altro, responsabilità, capacità di assumere decisioni autonome e atteggiamento positivo verso la sessualità. Essi costituiscono la cornice di riferimento entro cui ognuno iscriverà poi i propri comportamenti e scelte in campo sessuale e di vita affettiva. Il processo educativo consisterà allora nell’aiutare i ragazzi a riflettere in modo critico sulle proprie opinioni, a confrontarsi con gli altri, a conoscere i vari aspetti di un problema, per poter scegliere in modo più consapevole e responsabile. Educare all’affettività e alla sessualità è dunque educare alla vita, nel massimo dei suoi aspetti fisici, emotivi, affettivi e relazionali.

Aiutare un ragazzo o una ragazza nella ricerca dell’identità, della sua individualizzazione e socializzazione, diventa una sfida per le figure adulte impegnate sia come genitori sia come educatori. (…)

Il disagio inevitabile
Uno dei compiti essenziali degli educatori di oggi, e contemporaneamente una competenza necessaria da acquisire, consiste nel conoscere e sapere accompagnare l’inevitabile disagio psichico-evolutivo, specialmente nelle età più delicate. È da sottolineare che questo disagio può, anzi dovrebbe avere, un percorso normale con conseguenze positive sia per il giovane che per il suo ambiente educativo di appartenenza. Conoscere le dinamiche in atto durante il processo di crescita, leggere i segnali sia verbali sia non verbali che i giovani trasmettono e intervenire in modo adeguato e consapevole in modo intenzionale sono la sfida e il compito degli educatori di oggi.
Figure educative consapevoli del proprio pensiero e del proprio sentire rispetto al cambiamento possono più facilmente condividere i passaggi dei ragazzi e delle ragazze e orientarli in modo autentico e costruttivo.

In psicologia dell’educazione parliamo di efficacia educativa, che avviene principalmente grazie all’autenticità dei rapporti umani ricchi di amorevolezza, sostegno, pazienza e comune ricerca del bene personale e sociale. Sono convinto, inoltre, delle profonde potenzialità insite nei giovani. Il buon clima relazionale della famiglia e dell’ambiente educativo è come una pioggia primaverile che permette al bene di emergere e radicarsi nel fiore della giovinezza.

Il testo è tratto da E' l'ora di educazione sessuale (Edizioni San Paolo). il nuovo libro dello psicologo e piscoterapeuta Alessandro Ricci, professore presso l'Università Pontificia salesiana di Roma. Come recita il sottotitolo, è Una guida pratica per accompagnare bambini e adolescenti verso una sana e positiva educazione affettiva.
Il testo è tratto da E' l'ora di educazione sessuale (Edizioni San Paolo). il nuovo libro dello psicologo e piscoterapeuta Alessandro Ricci, professore presso l'Università Pontificia salesiana di Roma. Come recita il sottotitolo, è Una guida pratica per accompagnare bambini e adolescenti verso una sana e positiva educazione affettiva.

Il testo è tratto da E' l'ora di educazione sessuale (Edizioni San Paolo). il nuovo libro dello psicologo e piscoterapeuta Alessandro Ricci, professore presso l'Università Pontificia salesiana di Roma. Come recita il sottotitolo, è Una guida pratica per accompagnare bambini e adolescenti verso una sana e positiva educazione affettiva.