L’emicrania è un disordine neurovascolare caratterizzato da mal di testa forte e pulsante, principalmente in un solo lato della testa, spesso accompagnato da altri sintomi quali nausea e/o vomito, sensibilità alterata a luce, suoni e odori. Chi convive con questa malattia può avere frequenti attacchi invalidanti che impediscono di svolgere le attività quotidiane, personali e professionali. «L’Oms considera una giornata vissuta con emicrania invalidante paragonabile a una condizione di demenza, tetraplegia o psicosi acuta e il dato è ancor più significativo se si tiene conto del fatto che l’emicrania, spesso, si manifesta tra i 20 e i 50 anni, fascia d’età in cui le persone sono più attive e produttive», dice Alessandro Padovani, direttore della Clinica neurologica dell’Università di Brescia e presidente della Società italiana di neurologia. Secondo l’Istituto superiore di sanità questa forma di mal di testa colpisce sei milioni di italiani, con prevalenza tre volte maggiore nelle donne.

Le cause
Sebbene le cause esatte non siano note, si ritiene abbia un ruolo importante il malfunzionamento delle aree che modulano l’eccitabilità dei circuiti cerebrali coinvolti nella percezione del dolore. L’emicrania spesso ricorre nella stessa famiglia. Può essere ereditaria e si stima che fino al 60% dei motivi per cui le persone ne soffrono sia a causa dei loro geni. Cosa provochi un attacco è unico per ogni persona, ma ci sono fattori scatenanti comuni, tra cui lo stress e variazioni:
• del sonno
• della dieta
• ormonali
• dello stile di vita.

Salute e medicina

«Convivo con attacchi terribili di emicrania da quando ho quattro anni»

«Convivo con attacchi terribili di emicrania da quando ho quattro anni»
«Convivo con attacchi terribili di emicrania da quando ho quattro anni»

L’emicrania cronica
Fino al 5% dei pazienti può sviluppare una complicanza denominata emicrania cronica, condizione grave caratterizzata da cefalea che si manifesta per 15 giorni o più al mese, per almeno tre mesi. La condizione è spesso aggravata o indotta dall’uso eccessivo di farmaci per lenire i sintomi.

I farmaci
Esistono due opzioni terapeutiche per gestire gli attacchi di emicrania:
• i trattamenti dell’attacco curano i sintomi dell’emicrania quando si manifestano (compresi i farmaci da banco);
• i trattamenti preventivi lavorano per ridurre la gravità e il numero degli attacchi nel tempo.

Le terapie preventive
Per molti anni la terapia preventiva si è avvalsa di farmaci orali approvati per altre patologie. Di recente, le infiltrazioni di tossina botulinica si sono dimostrate efficaci nel modulare la trasmissione del dolore nell’emicrania cronica e nel ridurre il numero degli attacchi.
Gli ultimi tempi stanno vedendo lo sviluppo di nuovi farmaci specifici per l’emicrania, sia episodica che cronica, che agiscono sui mediatori nervosi coinvolti nella trasmissione del dolore.
Tra questi, gli anticorpi monoclonali e la classe dei gepanti. A ottobre 2024 un farmaco in compresse per la profilassi (atogepant) è stato approvato dall’Aifa dopo la pubblicazione di uno studio sul New England Journal of Medicine e di un’ulteriore ricerca su The Lancet che ne dimostrano l’efficacia: è la prima terapia orale rimborsata in Italia per il trattamento preventivo negli adulti con almeno otto giorni di emicrania disabilitante al mese.

Salute e medicina

I farmaci biologici sono efficaci per l’emicrania?

I farmaci biologici sono efficaci per l’emicrania?
I farmaci biologici sono efficaci per l’emicrania?