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Sorprese su sorprese nelle settimane delle uova di Pasqua. Il cioccolato fondente è uno scrigno di micronutrienti e un alleato del benessere. Basta entrare nella banca dati PubMed, che raccoglie online le pubblicazioni biomediche, per trovare oltre 6.800 studi scientifici collegati al termine “chocolate”.
«Oltre a fornire vitamine e minerali, il cacao è ricco di molecole che hanno dimostrato di giocare un ruolo importante per la salute», spiega Lucilla Titta, coordinatrice del progetto Smartfood allo Ieo-Istituto europeo di oncologia. «In particolare quercetina, catechine, procianidine e teobromina sembrano essere le responsabili dell’effetto su arterie e cuore, tenendo a bada la pressione e riducendo pertanto il rischio di malattie cardiovascolari». Ecco dieci curiosità sul mondo del cioccolato.
Fondente
Gli scienziati affermano che il cioccolato con gli effetti migliori per la salute sia fondente almeno al 70%. Ma ben vengano i super dark, perfino al 100%.
Quasi dietetico
«Contrariamente a quanto si possa pensare», dice Titta, «il consumo di piccole quantità di cioccolato non determina variazioni negative del profilo lipidico. Tuttavia, tali associazioni si riscontrano per il consumo di cioccolato fondente almeno al 70%».
Al latte
Il cioccolato al latte ha meno pasta di cacao, che è la fonte delle sostanze protettive individuate nel fondente. «Ha dunque un contenuto inferiore di polifenoli e sembrerebbe addirittura che alcune molecole dell’alimento catturino tali composti, riducendone l’effetto protettivo», spiega Titta.
Bianco
Non si può classificare il bianco come cioccolato dal punto di vista nutrizionale, visto che non contiene cacao, ma solo burro di cacao (di solito per il 20% del peso), zuccheri, latte o derivati. Gli appassionati se ne facciano una ragione: riceveranno il conforto del palato ma non ancora quello della scienza.
Rosa
Il nuovo cioccolato rosa non deve la sua tinta a coloranti aggiunti ma a pigmenti contenuti nelle fave di cacao della varietà Ruby raccolte in Sud America. In uno studio del 2021 su Food Chemistry sono stati identificati nell’alimento polifenoli e metilxantine come la teobromina, ma a livelli inferiori rispetto al cioccolato fondente.
In tazza
«La cioccolata, se preparata con tanto cacao, può contenere fino a cinque volte più polifenoli di una tazza di tè nero», dice la nutrizionista. La differenza è che in genere si tende a zuccherare la cioccolata, mentre il tè no.
L’influenza del cioccolato sull’umore è documentata: il sapore attiva nel cervello la produzione di endorfine, sostanze dotate di attività antidolorifica e appagante.
Divino
Nel 1735, il naturalista Linneo classificò la pianta del cacao con il nome Theobroma, riunendo due parole greche: “cibo degli dei”.
La dose
«In base agli studi, non è azzardato dire che uno-due quadratini al giorno, all’interno di una dieta sana e ricca di alimenti vegetali, possano essere considerati un integratore per la salute e la gioia di vivere», afferma Titta.
Il trucco per non esagerare
Un cioccolatino tira l’altro ed è facile eccedere, il che non va bene perché si tratta di un alimento energetico. «Un consiglio per controllarne il consumo è di assaporare lentamente ogni quadratino di cioccolato, lasciandolo sciogliere in bocca», suggerisce la nutrizionista. «Più a lungo sosterà nel palato, meglio arriverà al cervello il segnale di sazietà».
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