Problemi di acne? Prima regola è quella di resistere alla tentazione di schiacciare i brufoli, perché si rischia di peggiore la situazione estendendo l’infezione. Gli unici foruncoli che potrebbero essere strizzati sono quelli con la punta bianco-giallastra perché contenenti pus. L’operazione andrebbe affidata al dermatologo, ma se proprio si vuole ricorrere al fai da te, occorre procedere così:
• lavarsi le mani con sapone antibatterico;
• praticare una minuscola incisione con la punta di un ago da siringa, debitamente disinfettato, senza andare in profondità;
• schiacciare con delicatezza per far fuoriuscire il pus;
• applicare un sottile strato di pomata antibiotica, a base di gentamicina o aureomicina.
E per quanto riguarda un altro rimedio fai da te molto diffuso, quello del dentifricio? Non solo non funziona, ma l’uso prolungato potrebbe danneggiare la pelle già irritata dall’acne.

La lotta ai foruncoli delle star
L’acne non ha risparmiato attori e cantanti famosi. Eccone alcuni (tutte le foto sono di IPA).

I detergenti giusti
La corretta pulizia del viso è uno degli accorgimenti più importanti per contrastare punti neri e brufoli. Una pelle adeguatamente detersa, infatti, evita Io stato irritativo che potrebbe alimentare la comparsa dell’acne e lavarsi con cura permette inoltre di regolarizzare la produzione di sebo, tra le principali cause di brufoli e punti neri.
Al contrario di quanto spesso si crede, è importante non utilizzare detergenti viso eccessivamente sgrassanti (come la tradizionale saponetta allo zolfo) e schiumogeni: questi prodotti rischiano di seccare troppo la pelle che, per reazione, produrrebbe ancora più sebo aggravando la situazione. Meglio scegliere detergenti riequilibranti con pH 5,5 o leggermente acido (da 5,5 a 3,5), che abbiano un’azione lenitiva e idratante.
Tra i principi attivi efficaci, l’alusil (un complesso attivato da microspugne d’argento dall’azione antimicrobica e alukina che aiuta a regolare i processi di cheratinizzazione), il pantenolo, o vitamina B5, dall’effetto idratante, echinacea e gluconato di zinco dalle proprietà antiossidanti.

La beauty routine
Prendersi cura dell’acne non significa rinunciare alle cure quotidiane della pelle e neppure al make up. Bisogna però seguire alcune regole.
• L’idratante. Creme e cosmetici troppo grassi possono occludere i pori aggravando l’acne. Il consiglio è di usare mattino e sera una crema idratante oil free (per esempio, a base di acido salicilico, un esfoliante che aiuta la pelle a rimanere pulita).
• La maschera. Una volta alla settimana è indicata una maschera a base di argilla verde, dagli effetti seboregolanti e lenitivi.
• Il make up. Va bene utilizzare correttori e trucchi per mascherare i brufoli, ma tenendo presente che anche il fondotinta deve essere oil free, che non bisogna mai esagerare con il make up e che è fondamentale struccarsi sempre accuratamente prima di andare a dormire.

Cosmetici e altri farmaci
Per i casi di acne più leggeri si può ricorrere a sostanze cosmetiche, non farmacologiche, dall’effetto esfoliante e seboregolatore, come l’acido salicilico, l’acido retinoico e l’acido glicolico. Altri prodotti topici utilizzati in caso di infiammazione un po’ più marcata sono a base di benzoilperossido e acido azelaico.
Le pomate antibiotiche a base di clindamicina, minociclina cloridrato o eritromicina sono efficaci, ma oggi si tende a prescriverle meno per non favorire l’antibiotico-resistenza e in ogni caso devono essere assunte ciclicamente per non più di un mese e solo su prescrizione medica.
La pillola anticoncezionale a base di etinilestradiolo, un potente estrogeno sintetico, ha effetti sui brufoli e si può prescrivere soprattutto quando è stata diagnosticata la sindrome dell’ovaio policistico, caratterizzata da ciclo mestruale irregolare, abbondante peluria, forte sovrappeso e acne.

Ridurre zuccheri e grassi saturi
Uno dei luoghi comuni più diffusi riguarda il consumo di cioccolato e salame, accusati di far spuntare i brufoli. Non è esattamente così, perché non esiste nessun alimento di per sé in grado di scatenare l’acne. Ma, quando i foruncoli sono già apparsi, allora il discorso cambia e quello che si mangia fa la differenza.
Come regola generale bisognerebbe consumare frutta e verdura in abbondanza (diversi studi scientifici promuovono la dieta mediterranea), mentre l’eccesso di tre categorie di alimenti è associato all’accentuarsi dei sintomi: si tratta dei cibi ricchi di carboidrati semplici (come pane bianco e dolci), i latticini in generale e gli alimenti contenenti molti grassi saturi (burro, lardo, insaccati ecc.).

Allo specchio

Acne grave, esiste una pillola che la blocca del tutto

Acne grave, esiste una pillola che la blocca del tutto
Acne grave, esiste una pillola che la blocca del tutto

Tornando al cioccolato, il fondente nelle giuste quantità (due-tre quadratini anche ogni giorno) non farà certo male, mentre mezza tavoletta di cioccolato al latte, ricco di zucchero e grassi, sarebbe da evitare, e non solo per il rischio acne, ma per la salute in generale.

Al sole con giudizio
Il sole “secca” i brufoli o va evitato? La verità sta nel mezzo. Infatti, nelle giornate di sole ci si espone sia ai raggi Uva, che riducono la produzione di sebo e quindi in qualche modo hanno effetti positivi sull’acne, sia ai raggi Uvb, che sono responsabili di eritemi e possono quindi amplificare il problema. Proprio per lasciar passare i raggi benefici e schermare quelli dannosi sono stati formulati prodotti solari a filtrazione selettiva specifici per le pelli acneiche.
Quindi, sì alla tintarella, con la protezione ad hoc, senza esporsi troppo a lungo e nelle ore centrali della giornata, e senza dimenticare che alcune terapie topiche e orali per l’acne sono fotosensibilizzanti e quindi aumentano la suscettibilità della pelle ai raggi ultravioletti. In questi casi, basta concordare col proprio medico le sostanze alternative più adatte all’estate.

Funzionano sport e meditazione
Yoga, meditazione, ma anche l’attività sportiva o l’hobby preferiti aiutano ad allontanare i brufoli. Il rapporto tra acne e stress, infatti, è provato dalla scienza ed è bidirezionale. Alcuni studi dimostrano che gli studenti che dovevano sostenere gli esami universitari nei periodi precedenti i test mostravano un peggioramento dell’acne proprio a causa della tensione nervosa. Sotto stress si producono più ormoni, come il cortisolo, che a livello periferico possono essere trasformati in androgeni, ovvero ormoni che alimentano i foruncoli. Poi l’acne è a sua volta fonte di stress perché una persona che vede il suo viso punteggiato dai brufoli prova disagio e, specie durante l’adolescenza, tende a sviluppare insicurezza e bassa autostima.