A guardarla oggi, con il suo sguardo magnetico e la pelle luminosa, è difficile pensare che Ornella Muti abbia compiuto 70 anni. Eppure, la cifra tonda è arrivata lo scorso 9 marzo, cadendo proprio nell’anno in cui l’attrice romana ha ricevuto il David alla carriera durante la cerimonia dei David di Donatello, il 7 maggio. Artista simbolo del cinema italiano e musa di intere generazioni, la Muti incarna una bellezza che non sembra piegarsi al tempo. In diverse interviste ha dichiarato che la pelle liscia è un’eredità della madre, la scultrice estone Ilse Renate Krause, scomparsa nel 2020 a 91 anni. Ma lei ci mette anche del suo, praticando una regolare attività fisica e seguendo una dieta vegetariana. Secondo alcune congetture avrebbe fatto qualche ritocchino, ma lei non lo ha mai dichiarato.
In un’intervista recente ha detto che l’età «per le donne è uno spettro, per gli uomini no»: «L’età è un numero, non ti definisce come persona».
Ma che cosa si può fare a un certo punto della vita per prendersi cura del viso senza stravolgere i lineamenti con interventi invasivi? «Se è vero che mantenere a lungo una bella pelle dipende in parte dalla genetica, ci sono segni comuni che, prima o poi, riguardano tutte le donne», dice Antonino Di Pietro, direttore a Milano dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis, fondato in collaborazione con il Gruppo San Donato, e autore del libro Cambia pelle (Sperling & Kupfer). «Il calo degli estrogeni dovuto all’ingresso in menopausa impiega mediamente un decennio per mostrare i suoi effetti sulla pelle, quindi intorno ai 60 anni la cute perde elasticità e tende ad apparire più rilassata».
Anche le guance cedono verso il basso, un fenomeno accentuato dal fatto che i muscoli facciali vengono usati sempre meno con l’avanzare dell’età. «Di solito questo è dovuto a una dentizione meno efficiente, che porta a preferire una dieta più morbida», continua l’esperto. «Ne deriva una ridotta masticazione che finisce per indebolire ulteriormente i muscoli del viso, accelerando il processo di rilassamento cutaneo e contribuendo al cedimento delle guance».
Come se non bastasse, la pelle over 60 è più fragile e tende a macchiarsi facilmente quando viene esposta al sole. «Con il passare degli anni, infatti, la cute accumula cellule morte, formando le cosiddette cheratosi, piccoli ispessimenti ruvidi, secchi e scuri che rendono la pelle meno luminosa e uniforme», aggiunge Di Pietro.
Ma non bisogna rassegnarsi. «Oggi i 60 anni sono i nuovi 50», assicura il dermatologo. «Si è attivi e pieni di entusiasmo. Con meno doveri e più consapevolezza, si vive una nuova libertà fatta di autorevolezza e autenticità. È il momento ideale per godersi la vita con pienezza, prendendosi cura anche del proprio aspetto». Così come manteniamo in forma ossa e muscoli con l’attività fisica e stimoliamo la mente leggendo e coltivando la curiosità, anche la pelle può essere sostenuta per restare vitale e luminosa nel tempo. L’importante è non confondere la gioventù con la giovinezza: la prima è una fase della vita, compresa tra i 20 e i 30 anni, la seconda è uno stato d’essere che può accompagnarci a qualsiasi età, se ci prendiamo cura di noi nel modo giusto. Ma quali sono le regole da seguire?

Il siero e la crema
Il primo segreto per mantenere una pelle giovane dopo i 60 anni è stimolare il naturale processo di rigenerazione cellulare. Come spiega Di Pietro, «questo significa migliorare l’ossigenazione dei tessuti, potenziando la microcircolazione cutanea, ma anche supportare la vitalità delle cellule affinché continuino a produrre collagene ed elastina, le fibre responsabili di tono, compattezza e resistenza della pelle».

Allo specchio

La verità sulle creme antirughe

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Come ottenere questi risultati? Di Pietro suggerisce: «Mattina e sera, si può applicare nell’ordine un siero e una crema viso contenenti fospidina, una combinazione di fosfolipidi e glucosamina che è in grado di penetrare in profondità attraverso gli strati cutanei. Una volta a contatto con le cellule, questa formula si trasforma in acido ialuronico, aiutando a idratare e rimpolpare la pelle dall’interno. L’acido ialuronico puro, infatti, è una molecola piuttosto grande e, applicato tal quale, fatica a superare la barriera cutanea. Ecco perché è più efficace stimolare la sua produzione direttamente all’interno della pelle».

Contorno occhi: il prodotto
Un riguardo particolare va riservato al contorno occhi: sempre mattina e sera va applicato un prodotto specifico per questa zona delicata, a base di fospidina o esperidina, picchiettando con le dita per stimolare la microcircolazione cutanea.

La ginnastica facciale
Per dare sostegno alle guance, invece, possiamo eseguire quotidianamente degli esercizi di ginnastica facciale, utili per migliorare la definizione e il tono dei muscoli. Per esempio:
• solleviamo le guance sorridendo con forza, mantenendo la posizione per 5 secondi e ripetendo 10 volte;
• posizioniamo le dita sulle guance e, con una leggera pressione, solleviamo la pelle verso le tempie, mantenendo questa posizione per 10 secondi;
• alziamo la testa verso il soffitto e simuliamo un bacio, spingendo le labbra in avanti e verso l’alto per 10 secondi, ripetendo 10 volte.

Allo specchio

I massaggi al viso sono efficaci contro le rughe?

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Lo scrub enzimatico
Per trattare le cheratosi possiamo utilizzare uno scrub enzimatico, che rimuove delicatamente le cellule morte superficiali preservando quelle ancora vitali. «È proprio questo il meccanismo che lo distingue dagli esfolianti a base di acido salicilico o glicolico, ormai considerati superati per l’uso domiciliare», ammette l’esperto. «Nel tempo, questi acidi tendono a indebolire la barriera cutanea, perché non si limitano a distruggere le cellule morte, ma possono aggredire anche quelle sane, rendendo la pelle più sensibile e reattiva. Al contrario, gli enzimi hanno un’azione selettiva: si disattivano al contatto con le cellule vitali grazie alla differenza di pH, garantendo un’esfoliazione più sicura e delicata».
Per ottenere risultati visibili, è sufficiente applicare uno scrub enzimatico una volta alla settimana, scegliendo preferibilmente le formule arricchite con microsfere di jojoba, che potenziano l’effetto levigante senza irritare la pelle: sciogliendosi durante il massaggio, evitano microlesioni e per di più reidratano la pelle grazie alla loro composizione lipidica.

La maschera
Ogni sette giorni, può essere utile applicare anche una maschera a base di argilla bianca per frenare la perdita idrica e mantenere la vitalità cutanea.

La protezione solare
Quando trascorriamo più tempo all’aria aperta, d’estate e d’inverno, non scordiamo la protezione solare per difenderci dalle macchie. Oggi esistono formulazioni in stick da applicare addirittura sul make up, offrendo una protezione efficace senza compromettere il risultato estetico. «Tra i nuovi filtri disponibili sul mercato c’è la plusolina, un complesso di oli vegetali utilizzati dalle popolazioni indigene per proteggersi dal sole», dice Di Pietro.