Sono una vostra lettrice e ho visto su un vecchio numero di BenEssere l’articolo dedicato a Maria Grazia Cucinotta, in cui l’attrice parla di come mantiene giovane il suo viso con il manual lifting. Di che cosa si tratta? Esistono degli esercizi di ginnastica per il viso da fare a casa, per evitare il formarsi delle rughe?
Caterina M., Salerno

La risposta di Antonino Di Pietro, direttore dell’Istituto dermoclinico Vita Cutis di Milano, fondato in collaborazione con il Gruppo ospedaliero San Donato

Gentile signora Caterina, sarei molto cauto nel parlare di lifting alludendo a un trattamento estetico che consiste in uno specifico massaggio al viso. Sicuramente ha i suoi effetti sulla stimolazione dei tessuti, ma di certo non può sostituire la chirurgia né garantire risultati miracolosi.

La ginnastica facciale
Sollecitare i muscoli del viso ogni giorno con una ginnastica specifica, però, può essere molto utile per mantenerlo giovane. E questo si può fare da soli, tranquillamente a casa propria. Il turgore, infatti, è dovuto all’elasticità della pelle e anche alla tonicità dei muscoli che la sostengono. Quelli del volto sono ben 57, ma nella vita di tutti i giorni finiamo per usarne molti di meno. Il risultato è che si indeboliscono e si inflaccidiscono, trascinando con sé anche la pelle che dovrebbero sostenere.

Bastano 15 minuti al giorno
La ginnastica facciale non serve solo a rassodare i muscoli ma anche a drenare i liquidi che ristagnano in eccesso. Ecco perché dopo poche settimane si ha un dimagrimento del volto, oltre a una maggiore tonicità. Gli effetti migliori si ottengono nell’area delle palpebre, quella delle guance, degli zigomi e della bocca. Bastano 15-20 minuti al giorno davanti allo specchio. Ecco qualche esempio di esercizio.

Allo specchio

La verità sulle creme antirughe

La verità sulle creme antirughe
La verità sulle creme antirughe

Per la zona perioculare
1.  Puntare gli indici delle dita sul sopracciglio, facendo una lieve pressione in modo da spingerlo verso il basso. Quindi, spingendo verso l’alto con i muscoli del volto, cercare di riportare le sopracciglia nella posizione originaria vincendo la pressione delle dita. Questo si ottiene spalancando gli occhi il più possibile. Ripetere per 10 volte e, alla fine, rimanere con i muscoli in tensione per 30 secondi circa.
2.  Contrarre le sopracciglia come quando si assume un’espressione arrabbiata, e subito dopo spalancare gli occhi, in una espressione di meraviglia. Anche questo esercizio va ripetuto per 10 volte.
3.  Con gli indici schiacciare le sopracciglia, mentre i pollici, che saranno appoggiati sugli zigomi alla stessa altezza della punta del naso, devono ruotare avanti e indietro in direzione delle orecchie per almeno 20 volte.

Per rassodare le guance
1.  Mettere gli indici in bocca, ai lati di questa, poi tirare delicatamente, come si farebbe per allargarla. Allo stesso tempo, però, bisogna contrastare questa azione, chiudendo la bocca come a pronunciare la vocale “O”. Ripetere l’esercizio per circa un minuto.
2.  Chiudere le mani a pugno e passare le nocche, delicatamente, dagli zigomi al mento e viceversa, per almeno 30 volte.

Per tonificare le labbra
1.  Chiudere la bocca come se si volesse dare un bacio e poi aprirla, spalancandola, come si fa per gridare. L’esercizio va ripetuto per almeno 10 volte.
2.  Appoggiare la punta di un indice al centro delle labbra e spingere con queste come per allontanare il più possibile il dito dai denti. Ripetere per 10 volte, poi inspirare aria con il naso, gonfiare la bocca e cercare di soffiare l’aria fuori dalla bocca stessa, mantenendo però l’indice sulle labbra, in modo che opponga una certa resistenza.

Per levigare il collo
1.  Appoggiare i polpastrelli di entrambe le mani sul mento, poi farli scivolare lentamente in direzione degli zigomi e delle orecchie, per almeno 15 volte.
2.  Unire le mani come a formare una coppa, con i palmi rivolti all’interno eseguire un movimento che parte dal mento e, spingendo leggermente la pelle del collo verso il basso, arriva fino al petto. Fare, poi, lo stesso ai lati del collo, sempre con movimento a scendere fino a raggiungere la spalla.