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L’ernia del disco è la patologia più frequente della colonna vertebrale (ne ha sofferto anche la giovane attrice australiana Margot Robbie) e può essere invalidante, per la comparsa di dolore e di sintomi neurologici. Si definisce cervicale, dorsale o lombare a seconda di dove compare ed è il risultato dell’usura dei dischi intervertebrali, necessari per garantire il normale movimento.
Si verifica quando il materiale gelatinoso che costituisce il nucleo del disco fuoriesce dalla sua sede naturale, premendo contro l’anello fibroso che lo circonda e provocando la compressione e l’infiammazione delle strutture nervose.
Favorita da peso eccessivo e postura scorretta
Le cause sono varie, come un lavoro usurante, gli sport traumatici, la postura scorretta, il peso eccessivo o l’età.
Si fa sentire con sciatica e formicolio delle braccia
Oltre al dolore anche insopportabile alla schiena e, nel caso dell’ernia lombare, alla famigerata “sciatica” (sciatalgia), i sintomi più frequenti per l’ernia cervicale comprendono torpore e formicolio degli arti superiori.
Risonanza e visita neurochirurgica per scoprirla
Per la diagnosi è d’obbligo la visita specialistica neurochirurgica, ma occorre anche eseguire la risonanza magnetica e in casi specifici possono essere necessari radiografia, Tac ed eventualmente l’elettromiografia, o test della conduzione nervosa, che appunto chiarisce la qualità e la quantità degli impulsi nervosi.
Si tratta con farmaci, fisioterapia e ozonoterapia
Sul fronte terapeutico, prima di tutto si somministrano antidolorifici antinfiammatori, con o senza cortisone, il cui uso però non può essere prolungato. Lo specialista può prescrivere anche i miorilassanti o i farmaci per il dolore neuropatico. Di solito sono indicate anche sedute di fisioterapia, di ultrasuoni o di elettrostimolazione. Ultimamente, viene proposta anche l’ossigeno-ozonoterapia (la Lombardia è l’unica regione ad averla inclusa tra le prestazioni a carico del Servizio sanitario nazionale): è un trattamento, mediante iniezioni intramuscolari paravertebrali, con azione antinfiammatoria e antidolorifica adatto a lombosciatalgia e cervicobrachialgia dovute a ernia del disco o protrusione discale. Utile il pilates, disciplina praticata anche da Margot Robbie, che rientra nella terapia dell’ernia del disco e aiuta a prevenire il mal di schiena con gli esercizi di allungamento e di potenziamento dei muscoli addominali.
L’intervento come extrema ratio
La chirurgia è l’extrema ratio, quando la compromissione
delle strutture nervose è tale da determinare deficit neurologici o dolore intrattabile. Si ricorre alla microchirurgia per asportare l’ernia (in anestesia generale), con una degenza ospedaliera di due-tre giorni e un mese di convalescenza a riposo. Nel caso di un’ernia cervicale, alla discectomia si abbina l’artrodesi, posizionando materiale biocompatibile nello spazio discale.