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Anche Barbie ha i suoi problemi di salute. Margot Robbie, protagonista e produttrice del film campione d’incassi nel 2023 sulla bambola che ha fatto sognare milioni di adolescenti in tutto il mondo, ha confessato di essersi spaventata non poco quando ha scoperto che le sue mani e le sue braccia stavano perdendo all’improvviso sensibilità. L’origine dell’intorpidimento era nella zona cervicale.
«Mi hanno diagnosticato un’ernia del disco al collo», ha raccontato in un’intervista a The Ellen Show, un programma televisivo americano. La causa è stata probabilmente un infortunio subito durante le riprese per interpretare il ruolo della pattinatrice su ghiaccio Tonya Harding, nel 2017.
«Provavo un mondo di dolore», ha detto. «Se non fossi stata anche produttrice del film, sarei corsa a fare riabilitazione, ma ho pensato: “Non possiamo permettercelo, quindi datemi degli antinfiammatori e andiamo avanti!”». Margot veniva sottoposta a risonanza magnetica alla fine di ogni settimana di riprese, come riporta Usa Today, per assicurarsi che fosse sicuro continuare a girare. Avrà certamente seguito i consigli della madre, che è fisioterapista.


L'attrice australiana in una scena di Barbie con Ken, interpretato da Ryan Gosling
Amante del surf e del pattinaggio su ghiaccio
Per tenere a bada eventuali problematiche alla colonna vertebrale, la star pratica con costanza pilates, una disciplina perfetta per migliorare la postura, ridurre la rigidità muscolare e prevenire la lombalgia. «Mi sento sempre meglio dopo un buon allenamento», ha dichiarato.
L’attività fisica è una costante per l’attrice, diventata famosissima dopo l’uscita di
Da brava australiana, ama il surf, ma ha praticato hockey su prato e su ghiaccio, pattinaggio e tennis. Al fisico invidiabile hanno contribuito gli allenamenti prima per calarsi nei panni di una bizzarra criminale in Suicide Squad, per cui ha preso lezioni di boxe, e dopo per il film uscito nel 2017, Tonya, con sedute da 100 addominali al giorno.


Margot Robbie su una spiaggia australiana con il surf, uno dei suoi sport preferiti
La sua dieta a base di cibi fermentati
Durante le riprese di Barbie ha curato moltissimo l’alimentazione. Un’esperta di bellezza della pelle ha spiegato di averle suggerito una dieta a base di cibi fermentati, in particolare con la bevanda a base di latte kefir e con i crauti.
C’è stata grande delusione per la sua esclusione dai premi Oscar, che si assegnano il 10 marzo, con un disappunto riassunto così da Ryan Gosling, che ha invece ricevuto la nomination come miglior attore non protagonista: «Non può esserci Ken se non c’è Barbie, e non può esserci un film di Barbie senza Greta Gerwig (la regista) e Margot Robbie, le due persone più meritevoli per questo film storico celebrato in tutto il mondo. Nessun’altra persona potrebbe ottenere un premio per questo film senza il loro talento, la loro grinta e il loro genio».
In tanti sui social hanno colto l’occasione per commentare quanto il cinema sia un settore dominato da una cultura patriarcale. Per fortuna, l’attrice ha ricevuto una nomination indiretta per il miglior film, di cui è produttrice, mentre la regista è fra i candidati per vincere l’Oscar per la migliore sceneggiatura non originale.
La tenacia di credere nei suoi sogni
Margot è tenace. Nata il 2 luglio del 1990 a Dalby, nel Queensland, rinomato per la bellezza delle sue spiagge mozzafiato, si trasferisce a Melbourne a 17 anni per studiare recitazione. Il grande salto lo compie nel 2011, quando arriva a Los Angeles. Pare che ottenga il ruolo di punta nel film The wolf of Wall Street (2013) per il coraggio, durante l’audizione, di schiaffeggiare Leonardo Di Caprio. E si narra dell’audacia con Quentin Tarantino, scrivendogli del desiderio di lavorare con lui e ritrovandosi così sul set della commedia western C’era una volta a… Hollywood (2019). Del resto, due anni prima il celebre quotidiano britannico Times l’aveva inserita tra le cento persone più influenti del mondo. Lungimirante.
Oggi vive tra Los Angeles e Londra, con il marito, l’aiuto-regista britannico Tom Ackerley, sposato nel 2016. Ha un cane, a cui ha dato il nome di Boo Radley, personaggio enigmatico del romanzo di Harper Lee Il buio oltre la siepe, pietra miliare nella denuncia del razzismo negli Stati Uniti. Lei lo ama molto: «Ha cambiato radicalmente la mia vita, mi ha reso più consapevole dei bisogni altrui proprio come succede a chi ha dei figli, diventi meno egoista».
Chi la conosce, di lei sottolinea l’umorismo ma, soprattutto, la dedizione al lavoro, che le rende puntigliosa e perseverante. Per il futuro, la bionda australiana ha idea di far tesoro di quello che ha imparato sul set di Barbie: «Alla fine quello che conta è credere in se stessi, trovare la propria identità, lottare per i propri sogni, non conformarsi al mondo che ci circonda, ma scoprire chi si è veramente».