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Benedetta Iusco, impiegata di Novara, con il marito Marco e la prima delle due loro figlie
Benedetta, o Betty come si legge sul suo profilo Instagram, è una giovane ragazza che ha alle spalle rabbia e solitudine, ma che oggi guarda con positività e fiducia al suo futuro. «Avevo compiuto 25 anni da poco», racconta, «è stato un fulmine a ciel sereno, del tutto inaspettato: cancro al seno! In piena pandemia, mi sono trovata a vivere il dolore di una diagnosi maledetta».
Siamo a giugno 2019 quando inizia ad avvertire dolore al seno, si sottopone a un’ecografia che però non sembra mostrare problemi. Betty va avanti, ma qualcosa non va, si accorge di avere perdite dal seno che le macchiano gli indumenti, decide di fare un nuovo controllo e l’eco mostra un piccolo nodulo di 4 millimetri che si ritiene non sospetto. Non è convinta Benedetta, sente che qualcosa non va, ne parla col suo medico di base che decide di prescriverle subito una visita senologica.
Il prelievo delle secrezioni
Si rivolge all’ospedale di Novara, lì le prelevano un campione delle secrezioni del capezzolo da analizzare e le prescrivono un antibiotico. Quando arrivano i risultati, è l’ospedale a cercare subito Benedetta, perché si è rilevata la presenza di cellule atipiche da approfondire. Si passa dunque a una mammografia, alla biopsia e alla risonanza. Siamo arrivati a febbraio 2020 quando purtroppo Betty riceve la sua diagnosi di tumore al seno. «Ero sotto choc», racconta. «Pensavo di aver fatto tutto per bene, le analisi, i controlli, il tempo passava e io ero sicura che sarebbe stata una cosa di piccola entità, non certo un tumore; quindi, all’inizio non ho capito nulla, come in trance sono passata da stare bene a fissare la data dell’intervento».


Benedetta Iusco è testimonial della Fondazione Airc, l'associazione italiana che da 60 anni sostiene la ricerca indipendente sul cancro con l'obiettivo di trasformare le scoperte scientifiche in cure efficaci
L’11 marzo 2020 Benedetta viene operata presso la Breast Unit dell’ospedale Maggiore della carità di Novara: subisce una mastectomia al seno malato e la sua vita cambia radicalmente.
«Alcuni sono scappati»
«Hanno tolto tutto, non si è salvato nemmeno il capezzolo. Ho affrontato quei giorni da sola, il Covid non ha permesso a nessuno di starmi vicino, aggiungo che spesso la gente non sa rapportarsi con chi si trova dinanzi a una diagnosi del genere; io ammetto di essermi molto isolata, per niente al mondo volevo dare
preoccupazione alla mia famiglia o essere compatita dagli altri, ma allo stesso tempo sono rimasta delusa da persone vicine che sono scappate dal problema o lo hanno sminuito, mi hanno voltato le spalle».
Prosegue Benedetta: «Il primo anno dopo l’intervento è stato il peggiore della mia vita: solo dopo, rientrata a casa, ho capito cosa mi fosse successo, sentivo rabbia, tanta rabbia e nessuno stimolo o desiderio, il vuoto; e ho dovuto lavorare su me stessa per metabolizzarlo, non nascondo di aver chiesto aiuto a una psicologa e di aver fatto tanta fatica per riprendere in mano la mia vita».
Niente chemio per Betty, solo controlli e intanto la sua quotidianità riprende, torna a lavorare, cambia abitudini: dieta più sana e belle camminate. Quando rientra al lavoro nel 2021, riceve l’incarico di delegata sindacale, ed è proprio a un’assemblea che conosce colui che, dice lei stessa, sarà «la mia vera medicina», Marco.
«Lui è stato la mia salvezza»
Da quel momento tutto cambia, Benedetta si sente compresa, amata e oggi lei e Marco, che si sono sposati il 16 settembre 2021, hanno due bellissime bambine.
«Lui è stato la mia salvezza, è arrivato nel periodo più buio della mia vita e non ha avuto timore di aprire il vaso di Pandora, è andato oltre le mie paure, la mia malattia e il mio limite. In pochissimo tempo abbiamo costruito una famiglia stupenda. La prima ad arrivare è stata Sole, che oggi ha due anni, avevo già deciso il nome perché sapevo che lei sarebbe stata la mia rinascita; poi è arrivata sei mesi fa Noa, che in giapponese significa D’amore. Sono fiera di ciò che abbiamo creato e fiera di averle allattate con l’altro seno, è una cosa a cui tenevo molto e sono felice di esserci riuscita».
Benedetta oggi racconta la sua storia di rinascita attraverso Instagram e cerca di sensibilizzare il più possibile la gente sul tema cancro: «Bisogna fare i controlli, la prevenzione è fondamentale e dobbiamo sostenere i ricercatori che ogni giorno studiano nuovi modi per salvarci la vita».
Tumore al seno: i consigli per le donne di Fondazione Airc
Che cosa si può fare contro il tumore al seno? La Fondazione Airc suggerisce questi consigli.
A ogni età fai il giusto controllo
• Prima dei 45-50 anni: esami specifici in caso di familiarità
• Tra i 50 e i 69 anni: mammografia ogni due anni
Fai prevenzione
• Non fumare
• Fai attività fisica
• Scegli un’alimentazione equilibrata e ricca di vegetali
• Se sei o sarai una mamma e ci sono le condizioni, prosegui l’allattamento del bambino fino a sei mesi e oltre
Fai attenzione ai campanelli d’allarme
• Presenza di un nodulo
• Rossore e ispessimento della pelle attorno al capezzolo
• Modifiche della forma del capezzolo
• Perdita di sangue, siero o latte
• Tumefazione ascellare