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Non tutti sanno che una porzione di fragole, che corrisponde a circa otto-dieci frutti, è in grado di soddisfare completamente il fabbisogno giornaliero di vitamina C nelle donne e circa l’80% negli uomini.
Questi frutti primaverili sono una “invenzione” umana. Ciò che da trecento anni a questa parte viene consumata come fragola, prima del XVII secolo non esisteva. La fragola moderna, infatti, deriva da un incrocio tra due specie diverse, una americana e una europea, e prende il nome botanico di Fragaria x ananassa.
Appartiene alla famiglia delle Rosacee e ciò che si consuma è in realtà un falso frutto, poiché si tratta di un ingrossamento del ricettacolo in cui il vero frutto è rappresentato dagli acheni, ossia i semini gialli che appaiono sulla superficie.
Le fragole vengono raccolte in Italia da aprile a luglio.
Valori nutrizionali
(per 100 g di parte edibile)
Il contenuto energetico delle fragole è molto basso. Composte per oltre il 90% da acqua, apportano appena 30 calorie per etto, attribuibili quasi in totalità ai carboidrati semplici, poiché proteine e grassi sono assai limitati. Importante il contenuto di fibra che contribuisce a mantenere in salute l’intestino attraverso numerosi meccanismi, alcuni dei quali mediati dal microbiota, il popolo di microbi che dimorano in noi. Inoltre, i frutti rossi apportano buone quantità di folati, magnesio e potassio.
- Energia: 30 kcal
- Acqua: 90,5 g
- Proteine: 0,9 g
- Carboidrati disponibili: 5,3 g
- Zuccheri solubili: 5,3 g
- Fibra totale: 1,6 g
- Lipidi: 0,4 g
Giù il colesterolo
Uno studio ha dimostrato come una media di due porzioni di fragole, o altri frutti di colore rosso, al giorno siano in grado di produrre dei miglioramenti sui livelli di colesterolo dopo solo quattro settimane di consumo.
I pigmenti che colorano di rosso le fragole sono una difesa dall’aterosclerosi, perché agiscono sulla diminuzione del colesterolo cattivo (Ldl) ossidato, grazie alla capacità antiossidante. A tal proposito, particolarmente utile sarebbe il consumo da parte di chi rientra nella condizione di obesità.
Per il cervello
Le fragole contengono fisetina, una molecola che si può definire potenziale alleata della longevità. Studi di laboratorio hanno dimostrato effetti interessanti nei confronti di alcuni tumori e contro la neurodegenerazione, preservando i neuroni dai danni causati dall’invecchiamento.
Gli abbinamenti
Mangiare ai pasti alimenti con la vitamina C converte il ferro non eme (caratteristico dei vegetali ma presente anche nelle fonti animali) in una forma facilmente assimilabile dall’intestino. Basta quindi concludere pranzo o cena con una porzione di fragole, ricchissime della vitamina. Altri due consigli utili: appare smart, intelligente, scegliere le fragole quando sono di stagione, in primavera. Gustatele al naturale, senza zucchero: la voglia di dolcezza è appagata dal sapore in sé e le calorie restano ai minimi. Si conservano in frigorifero e vanno lavate solo prima del consumo.
La porzione
Una porzione di fragole è di 150 grammi, equivalente a circa otto-dieci fragoloni. Le raccomandazioni della comunità scientifica sono di mangiare due-tre porzioni al giorno di frutta.