In alcune persone i segni del tempo sul collo sono evidenti già attorno ai 40 anni. In altre, i tessuti si presentano molli, rugosi e cadenti intorno a 50 o 60 anni. Chi non vive di buon grado le trasformazioni portate dall’età può ricorrere a un ritocco in sala operatoria o di medicina estetica.
Il lifting del collo, o lifting cervicale, serve per ridurre i cedimenti dei tessuti della parte inferiore del viso e del collo, eliminando se necessario il grasso che si trova sotto il mento. L’intervento, che mette nuovamente in tensione i tessuti, riposizionandoli più in alto, porta a una migliore definizione dell’angolo mandibolare e all’attenuazione dei cedimenti presenti attorno alla bocca, con risultati che durano per oltre una decina d’anni.
Se la parte inferiore del viso e del collo mostrano segni di invecchiamento più evidenti rispetto alle altre parti del volto, il lifting cervicale può uniformare l’aspetto complessivo e, in alcuni casi, ritardare un eventuale lifting completo del viso. Negli altri casi, per ottenere il migliore risultato possibile, è consigliabile combinare il lifting del collo con un lifting facciale.

Roberto Baraziol, direttore dell’unità operativa di Chirurgia plastica agli Spedali Civili di Brescia, socio della Società italiana di Chirurgia plastica ricostruttiva-rigenerativa ed estetica (Sicpre)
Roberto Baraziol, direttore dell’unità operativa di Chirurgia plastica agli Spedali Civili di Brescia, socio della Società italiana di Chirurgia plastica ricostruttiva-rigenerativa ed estetica (Sicpre)

Roberto Baraziol, direttore dell’unità operativa di Chirurgia plastica agli Spedali Civili di Brescia, socio della Società italiana di Chirurgia plastica ricostruttiva-rigenerativa ed estetica (Sicpre)

Come si fa
Il lifting del collo si fa in anestesia generale e dura circa due ore. Comporta un’incisione che dalla regione delle basette scende accompagnando il lobo e prosegue nella parte posteriore del capo verso l’attaccatura dei capelli. Quando i segni del tempo sono meno pronunciati o si vuole ottenere un risultato più modesto, l’estensione dell’incisione viene limitata al solo contorno dell’orecchio.
Dall’incisione, i tessuti superficiali vengono riposizionati più in alto, eliminando gli eccessi cutanei e l’eventuale deposito di grasso presente sotto il mento.
Eseguite le suture, si applica una medicazione (simile a una benda) da tenere per 24-48 ore. Lividi e gonfiore si riducono progressivamente, fino a scomparire di solito nell’arco di due settimane.

I risultati
I risultati di un lifting del collo, se eseguito da un chirurgo plastico esperto, permettono di riportare indietro le lancette dell’orologio di cinque, dieci o 15 anni, a seconda del punto di partenza e della modalità di esecuzione dell’intervento.
Ovviamente, l’intervento non “mette in pausa” l’invecchiamento, che è un processo fisiologico e inarrestabile. Semplicemente, sottoporsi a un intervento anti-age permette di ricreare, per quanto possibile, le condizioni in cui il viso si presentava diversi anni prima.

Le complicanze
Le possibili complicanze che possono verificarsi sono queste.
• Sanguinamento. Solo in caso di emorragia è necessario ritornare in sala operatoria.
• Intorpidimento o formicolio nella zona delle incisioni. È provocata dall’azione chirurgica sulle terminazioni nervose. Questa problematica tende a scomparire in breve tempo.
• Infezione. Si combatte con l’assunzione di antibiotici.
• Sensazione di tensione al collo. È legata al riposizionamento dei tessuti e scompare nel giro di qualche settimana.
• Necrosi. È una delle complicanze più gravi, che sostanzialmente comporta la perdita di vitalità di una parte di tessuti, non più irrorati dal sangue. Si affrontano le sue conseguenze con un nuovo intervento in sala operatoria.
• Deficit del nervo facciale. L’azione chirurgica può comportare la lesione di uno o più rami del nervo che si irradia nel viso. Per porre rimedio a questo evento avverso si ricorre alla riabilitazione, che può durare anche un anno. È una complicanza rara se l’intervento viene eseguito da mani esperte.

La scelta del medico
Prima dell’intervento è fondamentale verificare la preparazione ed esperienza del medico, preferendo sempre uno specialista in Chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica, cioè il professionista che dopo la laurea in Medicina e chirurgia ha frequentato per cinque anni la Scuola di specializzazione, con pratica quotidiana in università e in ospedale. Scegliere uno specialista vuol dire scegliere il medico con la massima preparazione, in grado di gestire eventuali complicanze o eventi avversi.
Attenzione anche al setting dell’intervento chirurgico, da affrontare in luoghi idonei e provvisti di tutti i dispositivi per la sicurezza. Prima dell’intervento è inoltre fondamentale avere eseguito tutti gli esami indicati e aver fatto una visita con l’anestesista.
Ai fumatori viene raccomandato di sospendere il fumo (o comunque ridurlo il più possibile) per almeno un mese. Nelle otto ore precedenti l’intervento, infine, non si deve bere né mangiare nulla.

La medicina estetica
La chirurgia non è l’unica possibilità per migliorare l’aspetto del collo. Per ritocchi più modesti, o in persone più giovani, si può ricorrere anche alla medicina estetica. In particolare, al botulino.

Allo specchio

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La tossina botulinica ha l’effetto di bloccare il rilascio di una sostanza chimica prodotta dall’organismo, l’acetilcolina, che trasmette gli impulsi nervosi ai muscoli, regolandone la contrazione e quindi il movimento. In estrema sintesi, il botulino produce una paralisi parziale e temporanea nei muscoli in cui viene iniettato.
Infiltrato in punti ben precisi, il botulino riduce le rughe orizzontali del collo e attenua le due bande verticali che appaiono con l’età tra mento clavicola.
L’utilizzo nel collo è “off label” in Italia, ma già autorizzato negli Stati Uniti. Le infiltrazioni di tossina botulinica danno i primi effetti dopo cinque-sei giorni. Il trattamento rende la pelle più liscia per circa cinque mesi.