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L'attrice Martina Stella pratica la meditazione. Foto di Annalisa Fiori (make up/hair Isabella Avenali; stylist Andrea D’Alessio; si ringrazia per l'ospitalità il Villa Agrippina Gran Melià di Roma).
La meditazione consiste nel concentrarsi o liberare la mente con una combinazione di tecniche mentali e fisiche. È praticata da migliaia di anni e la sua popolarità continua a crescere, ma solo negli ultimi decenni è diventata oggetto della ricerca scientifica.
Per esempio, di recente la neurologa Licia Gazzi l’ha introdotta all’Istituto Besta di Milano per la prevenzione dell’emicrania nei pazienti e per il benessere dei colleghi medici e infermieri. «Può essere utile per coltivare le proprie risorse interiori, per calmare la mente e diminuire la reattività e l’aggressività», ha commentato.
I benefici
A cosa serve la meditazione? Come spiegano gli esperti della Cleveland clinic, grande istituzione dell’Ohio (Stati Uniti) le persone che meditano hanno maggiori probabilità di riscontrare i seguenti benefici:
• diminuzione dei sintomi di ansia, depressione o disturbo da stress post-traumatico;
• miglioramento della capacità di pensare, concentrarsi e risolvere i problemi;
• migliore capacità di adattarsi e superare i problemi emotivi.
Poiché la salute mentale ha un forte impatto sulla salute del corpo, questi benefici spesso comportano anche miglioramenti:
• nella qualità del sonno;
• nell’ipertensione;
• nella funzionalità cardiaca;
• molto altro ancora.
Perché funziona
Dall’esterno, potrebbe sembrare che chi medita non stia facendo altro che respirare o ripetere ripetutamente suoni. Nel suo cervello, però, la situazione è completamente diversa. Le moderne tecniche diagnostiche e di imaging, come la risonanza magnetica funzionale, dimostrano che la meditazione può avere effetti positivi sulla struttura cerebrale, come un aumento delle connessioni tra i neuroni, e quindi sulla salute mentale. «Il cervello delle persone che meditano regolarmente è più sano e meno soggetto a perdita di funzionalità legata all’età», dicono gli esperti della Cleveland clinic. «Hanno anche una maggiore capacità di affrontare ed elaborare emozioni negative come paura, rabbia e dolore».
Suggerimenti
Il punto chiave è imparare a suscitare la risposta di rilassamento. È semplice e diventa più facile con il tempo e la ripetizione, anche per chi ha fatto fatica a calmare la mente durante i precedenti tentativi di meditazione. Per cominciare è utile leggere libri, guardare videotutorial o partecipare a corsi. La meditazione può assumere molte forme diverse.
• Centrata sul corpo: si tratta di concentrarsi sulle sensazioni fisiche che si percepiscono in tutto il corpo.
• Contemplazione: consiste nel concentrarsi su una domanda o su un’idea senza lasciare che la mente divaghi.
• Centrata sulle emozioni: per esempio, concentrarsi su come essere gentile con gli altri o su ciò che ci rende felici nella vita.
• Con i mantra: consiste nel ripetere (ad alta voce o mentalmente) una frase o un suono specifico.
• In movimento: può consistere nel focalizzarsi sul respiro, ma anche nel camminare concentrandosi su ciò che si osserva intorno a sé.
• Mindfulness: consiste nel rimanere consapevoli di ciò che accade nel momento presente, anziché lasciare che la mente vaghi e si preoccupi del passato o del futuro.
• Visiva: consiste nel concentrarsi su qualcosa che si può vedere (con gli occhi o un’immagine mentale).