Gli attacchi di panico sono episodi di improvvisa e intensa paura o di una rapida accentuazione dell’ansia normalmente presente. Chi li ha provati li descrive come un’esperienza terribile, che può alimentare il timore di nuove crisi, innescando così una forma cronica, detta disturbo di panico.

Sintomi
L’attacco di panico ha un esordio non prevedibile, raggiunge rapidamente l’apice (di solito entro dieci minuti) e dura una mediamente ventina minuti. I sintomi tipici sono:
• tachicardia e palpitazioni, con sensazione di sentire il “cuore in gola”;
• sensazione di sbandamento e di instabilità, come capogiri e vertigini;
• paura di perdere il controllo o di impazzire;
• abbondante sudorazione;
• vampate di caldo o brividi di freddo;
• sensazione di affanno respiratorio.

Psicologia e neuroscienze

Le fobie si possono superare con la realtà virtuale

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Psicoterapia
La psicoterapia è un valido strumento per affrontare i disturbi d’ansia e di conseguenza gli attacchi di panico. Tra le tecniche più efficaci ci sono quella di tipo cognitivo-comportamentale e quella interpersonale. Entrambe queste sono focalizzate sui sintomi e cercano di aiutare la persona a prendere contatto con le sue paure e a modificarle. Si basano sul qui e ora, e permettono di affrontare pragmaticamente le reazioni ansiose anche avvalendosi di tecniche di rilassamento.

Rimedi naturali
Diversi studi hanno rilevato una diminuzione dell’ansia e degli attacchi di panico nelle persone che praticano con continuità la meditazione e lo yoga.
Anche alcune piante possono aiutare a ridurre i sintomi ansiosi, soprattutto se si tratta di problemi transitori. Sono utili in particolar modo:
• la melissa, sotto forma di estratto idroalcolico, estratto secco o infuso;
• la lavanda, il cui olio essenziale si usa per massaggi o vaporizzata nell’ambiente;
• la passiflora, tradizionalmente usata come tisana, anche in associazione con camomilla, melissa e valeriana.

Nessuna pianta deve però essere assunta se si prendono già farmaci ansiolitici, sonniferi o antidepressivi, perché potrebbe potenziare o ridurre gli effetti della cura.

Farmaci
Contro le forme gravi di ansia generalizzata e di disturbo di panico la psicoterapia può essere rinforzata da farmaci ansiolitici come le benzodiazepine, ma solo per brevi periodi, e da antidepressivi serotoninergici (in sigla Ssri). Si tratta di medicinali che può prescrivere lo psichiatra oppure il medico di base e che aiutano alcune aree del cervello a utilizzare meglio la serotonina, un neurotrasmettitore fondamentale per regolare il tono dell’umore e per la gestione delle emozioni.
Anche i farmaci chiamati Snri, che agiscono sulla noradrenalina, un altro importante neurotrasmettitore, possono rivelarsi utili