Mi capita spesso, quando prendo l’aereo, che mi si tappino le orecchie. Mi fa male e resto dolorante per un po’ anche all’atterraggio. Potreste chiedere a uno dei medici che collaborano con BenEssere se esistono metodi per evitare che succeda?
Ginevra F., Abbiategrasso

La risposta di Johnny Cappiello, responsabile dell’unità operativa di Otorinolaringoiatria presso l’Istituto Clinico Sant’Anna di Brescia

Volare a migliaia di metri d’altitudine può causare spiacevoli disagi, tra cui mal di testa, gonfiore addominale e, non di rado, mal d’orecchi. Questa sensazione di orecchie che si tappano è dovuta ai rapidi cambiamenti di pressione atmosferica.
I sintomi possono variare da una semplice sensazione di ostruzione a dolore intenso, talvolta accompagnato da danni all’apparato uditivo. La buona notizia è che, nella maggior parte dei casi, il disturbo si risolve spontaneamente, anche se il recupero può richiedere da pochi secondi a diversi giorni.

Perché succede
La tromba di Eustachio è una struttura che collega l’orecchio medio alla parte posteriore del naso e della gola. La sua funzione è mantenere la pressione dell’aria tra l’orecchio medio e l’ambiente esterno in equilibrio. Normalmente, questo avviene in modo naturale attraverso sbadigli o deglutizioni, che contraggono i muscoli responsabili dell’apertura della tromba di Eustachio.
Tuttavia, durante il decollo o l’atterraggio, la pressione cambia rapidamente, rendendo difficile per la tromba di Eustachio adattarsi. Quando l’aria non riesce a passare attraverso questa struttura, la pressione interna ed esterna non si bilanciano, causando una sensazione di orecchie tappate o dolore. Si può immaginare che l’orecchio fatichi a ventilare.

Chi è più a rischio
La congestione delle vie respiratorie superiori è la causa più comune delle orecchie che si tappano in aereo. Un raffreddore, allergie o un’infezione sinusale importanti possono infiammare il rivestimento mucoso della tromba di Eustachio, ostruendola e impedendo il corretto flusso d’aria. Volare in queste condizioni può aumentare il rischio di sintomi gravi, come una emorragia del timpano o danni all’orecchio medio o alla coclea. In questi casi, è consigliabile posticipare il viaggio.

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Le strategie
Il modo più rapido per alleviare il disagio è adottare queste strategie.
• Sbadigliare o masticare un chewing gum. Questi movimenti stimolano l’apertura della tromba di Eustachio.
• Bere piccoli sorsi d’acqua. La deglutizione aiuta a bilanciare la pressione.
• Manovra di Valsalva. Chiudere la bocca, tappare il naso e soffiare delicatamente per forzare l’apertura della tromba di Eustachio, da adottare con opportuna delicatezza.
Qualsiasi sintomo che persista per settimane o che si presenti regolarmente a ogni volo dovrebbe essere valutato da un otorinolaringoiatra.

La prevenzione
In caso di congestione delle vie aeree superiori prima di un volo si consiglia uno spray decongestionante nasale circa 30-60 minuti prima dell’inizio della manovra di atterraggio evitando in questo caso di praticare la manovra di Valsalva, meglio se associato all’assunzione preventiva di antinfiammatori e/o steroidi in compresse.
È rarissimo che i pazienti abbiano bisogno di un intervento chirurgico per questa condizione. Seguendo questi semplici accorgimenti, è possibile volare senza fastidi e godersi il viaggio.