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Sabino Colangelo nel suo negozio di ortofrutta di Milano: a BenEssere ha raccontato di essere stato colpito da otomicosi. La foto è di Manuel Cicchetti.
L’otomicosi è un’infezione dell’orecchio esterno provocata da funghi, principalmente del genere Aspergillus e Candida. Colpisce soprattutto i giovani adulti, ma può manifestarsi a qualsiasi età, inclusi i bambini.
Alcuni fattori aumentano il rischio: tra questi, l’esposizione prolungata a climi caldi e umidi, l’uso frequente di auricolari e il contatto frequente con l’acqua, come accade in chi pratica nuoto in modo regolare.
Danni iniziali alla cute
L’infezione origina spesso da piccole lesioni alla pelle del condotto uditivo, che favoriscono la proliferazione dei funghi. Questi causano infiammazione e sintomi come prurito, desquamazione, arrossamento, dolore e sensazione di orecchio pieno, che impedisce di sentire in modo chiaro voci e suoni.
Possibili complicanze
In alcuni casi, soprattutto in presenza di altre condizioni predisponenti come perforazioni timpaniche preesistenti o infezioni batteriche sovrapposte, l’otomicosi può associarsi a secrezione (otorrea) e perdita uditiva.
Invasione ossea
Talvolta, nei pazienti immunodepressi o diabetici, l’otomicosi può complicarsi con un’invasione profonda, portando a infezioni ossee come l’osteomielite dell’osso temporale. Si tratta, tuttavia, di complicanze rare.
La diagnosi precoce
Riconoscere l’otomicosi nelle fasi iniziali permette di evitare complicanze. Il trattamento si basa sulla pulizia accurata del condotto uditivo e sull’applicazione locale di farmaci antifungini. Le terapie sistemiche sono riservate a casi eccezionali, come le infezioni invasive nei pazienti immunodepressi. Il monitoraggio medico è essenziale per garantire la completa risoluzione ed evitare recidive.