Si dice che ci siano più cellule di alghe nell’acqua che stelle nel cielo. Le piante acquatiche primitive non abitano solo i fondali di mari e oceani, ma vivono anche nell’acqua dolce, fiumi, laghi, torrenti e stagni, e crescono nei terreni fangosi, sui tronchi degli alberi e sulle rocce.
In cosmetica sono considerate ormai un grande patrimonio naturale, come evidenzia una recente revisione scientifica di altre ricerche sul tema (pubblicata sulla rivista Molecular Biotechnology). Gli autori le definiscono «tra le risorse più ricche» oltre che innocue di cui disporre, perché praticamente prive di effetti indesiderati e altamente sostenibili. Per questa ragione possiamo considerarle vere alleate di bellezza. A differenza della produzione di composti sintetici, le coltivazioni di alghe e microalghe assorbono dall’atmosfera anidride carbonica, uno dei gas responsabili dell’effetto serra.

Le formulazioni
Sul mercato, dalle farmacie alle erboristerie, dalle profumerie alla grande distribuzione, esistono numerosi prodotti cosmetici a base di alghe, spesso in associazione ad altre sostanze che ne potenziano l’efficacia. C’è solo l’imbarazzo della scelta.
Fanghi e impacchi. «Sono i trattamenti a base di alghe più efficaci, perché hanno la più alta concentrazione di minerali», dice la farmacista e cosmetologa Barbara Catozzi, docente di Cosmetologia all’Università degli Studi di Milano. Il fango viene lasciato in posa circa 45 minuti e poi sciacquato. Il fango si può applicare in un istituto di bellezza oppure a casa con prodotti già pronti da spalmare sul corpo.
Bendaggi. Usate per le gambe, le bende sono impregnate del prodotto a base di alghe. Da lasciare in posa 25-40 minuti, a casa o dall’estetista.
Creme, sieri, maschere. Ideali per la beauty routine quotidiana, i prodotti a base di alghe donano luce ed elasticità alla pelle. «Il siero è più concentrato», dice Catozzi, «quindi è un trattamento efficace da applicare sotto la crema, più leggera, sia sul viso sia sul corpo».

Allo specchio

La verità sulle creme antirughe

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La verità sulle creme antirughe

Gel. Sono impiegati soprattutto per il contorno occhi.
Polvere. Da sciogliere in acqua (alla temperatura di circa 37 °C), le alghe in polvere sono ideali per pediluvi e maniluvi.

Le sostanze benefiche
Le alghe sono un mix prezioso per la nostra salute. Anche in quelle minuscole sono presenti quantità indescrivibili di sostanze altamente efficaci. Ecco le più importanti.
Acido alginico. È un polisaccaride contenuto soprattutto nelle alghe brune. In cosmesi è apprezzato per le sue proprietà lenitive, rinfrescanti e idratanti, formando un sottile film protettivo sulla pelle.
Acidi grassi insaturi. In alcuni tipi di alghe e microalghe sono presenti gli omega 3 a catena lunga (gli stessi del pesce) e gli omega 6, tra cui l’acido linoleico e il raro gamma-linolenico. Come conferma uno studio italiano pubblicato sulla rivista Cosmetics, gli acidi grassi polinsaturi favoriscono la ricostruzione e la cicatrizzazione della pelle, migliorano la circolazione e contribuiscono a rendere più elastici e uniformi i tessuti.
Oligoelementi. Sono minerali presenti in piccolissime quantità, o tracce, nel nostro organismo. Oltre a cobalto, cromo, litio e rame, le alghe sono ricche di selenio, che ha proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, e di zinco, un altro minerale considerato un anti-età, coinvolto nel metabolismo della vitamina A e utile a mantenere la pelle elastica.
Sali minerali. Oltre a calcio, ferro, fosforo e manganese, le alghe abbondano di magnesio, importante per l’equilibrio elettrolitico; di potassio, che favorisce l’eliminazione dei liquidi contrastando la ritenzione idrica; di iodio, essenziale per il metabolismo; e di silicio, utile a mantenere l’elasticità e il tono cutaneo.
Vitamine. Le alghe contengono diverse vitamine, tra cui la A (sotto forma di carotenoidi precursori), la C, molte del gruppo B (la B12 solo in alcune specie), oltre alle vitamine E e K.
Proteine. Nella cosmesi, gli estratti proteici delle alghe contribuiscono a migliorare l’idratazione cutanea, a rinforzare la barriera della pelle e a stimolare la produzione di collagene ed elastina, rendendo i tessuti più tonici ed elastici.

L’alga spirulina, verdissima, impiegata in cosmesi, nella foto insieme a polveri “terrestri” (maca e moringa).
L’alga spirulina, verdissima, impiegata in cosmesi, nella foto insieme a polveri “terrestri” (maca e moringa).

L’alga spirulina, verdissima, impiegata in cosmesi, nella foto insieme a polveri “terrestri” (maca e moringa).

Gli effetti sulla pelle
Una recente analisi condotta da ricercatori colombiani e brasiliani, basata sull’esame dei brevetti registrati tra il 2010 e il 2023 e pubblicata su Algal research, ha evidenziato come le alghe rappresentino un serbatoio di composti bioattivi dalle proprietà multifunzionali. Le sostanze con proprietà antiossidanti presenti in questi vegetali, come carotenoidi e polifenoli, aiutano a proteggere la pelle dallo stress ossidativo indotto da fattori ambientali. Lo studio sottolinea inoltre le proprietà idratanti dei polisaccaridi, come l’alginato e la carragenina, molto apprezzati nelle formulazioni cosmetiche per la loro capacità di formare un film protettivo che trattiene l’umidità e migliora l’idratazione cutanea.

Dermatologia

Come difendere pelle e capelli dal cloro della piscina

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È stato anche mostrato che il fucoidano, un polisaccaride tipico delle alghe brune, possiede effetti antinfiammatori, rivelandosi particolarmente utile nei prodotti destinati alle pelli sensibili o irritate. Infine, gli aminoacidi micosporina-simili, prodotti naturalmente da alcune alghe per difendersi dai raggi ultravioletti, sono in grado di assorbire la luce solare e prevenire i danni indotti dalle radiazioni, motivo per cui vengono utilizzati in alcune creme solari.

Protezione per i capelli
Nell’analisi sudamericana sono state esplorate anche le proprietà delle alghe nella cura dei capelli. Il loro uso in shampoo e balsami ha evidenziato la capacità di nutrimento del cuoio capelluto, di rafforzamento della fibra capillare e dell’aggiunta di lucentezza alla chioma.
Anche le maschere risultano efficaci, specialmente quelle a base di alghe rosse e brune, note per il loro contenuto di minerali, che rivitalizzano le ciocche.

Le magnifiche quattro
Ma quali sono le alghe più utilizzate in cosmetica? Ecco le magnifiche quattro.
Alghe brune. In particolare, il fucus è impiegato in vari di tipi di formulazioni per i trattamenti estetici. «Il valore aggiunto di quest’alga è la fucoxantina», spiega Catozzi. «È un principio attivo appartenente alla categoria dei carotenoidi che, insieme allo iodio presente nelle alghe brune, è efficace nei trattamenti della cellulite, della ritenzione idrica e delle adiposità localizzate, soprattutto nei fanghi». Quest’alga eserciterebbe anche una forte azione antiossidante e antinfiammatoria. Altre alghe brune presenti nei cosmetici sono la kelp e la laminaria.
Clorella. È conosciuta anche come “l’alga che respira” per la sua straordinaria capacità di produrre ossigeno in natura. Nei trattamenti cosmetici, è apprezzata per la sua ricchezza di antiossidanti e micronutrienti, che contribuiscono a donare luminosità alla pelle, riducendo l’aspetto opaco e spento tipico delle pelli mature e segnate da smog e raggi ultravioletti. «La peculiarità di quest’alga, presente soprattutto in creme e maschere per il viso, è di inibire l’attività di due enzimi, tirosinasi ed elastasi, evitando la riduzione dell’elastina nella pelle», chiarisce l’esperta. «Questo ha un effetto positivo sulla cute, mantenendola elastica e tonica, e limitando il cedimento dei tessuti».
Spirulina. È una microalga verde-azzurra, minuscola ma molto preziosa. «Ricchissima di aminoacidi, magnesio, ferro e carotenoidi», dice la cosmetologa, «ha un forte potere remineralizzante. Esercita un’azione antiossidante che contrasta i radicali liberi e quindi previene l’invecchiamento precoce della pelle». È una microalga costituita per il 60-65% da proteine.
Alghe Klamath. Sono così chiamate dal lago Klamath Superiore, nell’Oregon (Stati Uniti) dove crescono spontaneamente. «Contengono molta vitamina B, minerali e sostanze dalle proprietà antiossidanti», continua Catozzi. «Dal punto di vista cosmetologico, sono apprezzate per l’effetto emolliente e protettivo che contribuisce a lasciare la pelle morbida e idratata, grazie anche alla presenza di acidi grassi come l’acido alfa-linolenico (precursore degli omega 3 a catena lunga) e ai numerosi fitonutrienti».

Verdi, ma pure rosse e brune
Le alghe non hanno la struttura classica delle piante terrestri, con radici, fusto, foglie, frutti. Hanno solo dei tessuti, anzi pseudo-tessuti, detti “talli”.
Il primo criterio di classificazione delle alghe si basa sulla dimensione.
Unicellulari (microalghe). Sono costituite da una sola cellula, che è autosufficiente. Vivono vicino alle superfici dell’acqua, dove la luce è più abbondante.
Pluricellulari (macroalghe, o semplicemente alghe). Dalla struttura più complessa, vivono nelle acque più profonde. Sono di grandi dimensioni e possono raggiungere anche i 60 metri di lunghezza.
Il secondo criterio è basato invece sul colore.
Brune. Si trovano a una profondità maggiore e vivono nei mari più freddi (Nord Europa). Per questo sono ricche di iodio. In cosmetica quella maggiormente utilizzata è il tipo fucus.
Verdi. Chiamate così perché sono le più ricche di clorofilla, si trovano più vicino alla superficie dell’acqua (in genere acqua dolce). La più diffusa è la clorella.
Verdi-azzurre. Sono quelle con la struttura più semplice e crescono in tutte le acque, anche nelle città. Tra queste la più usata in cosmetica è la spirulina.
Rosse. Vivono nei fondali più profondi e contribuiscono alla formazione delle barriere coralline. Tra quelle usate in cosmetica ricordiamo l’alga nori.

Due raccomandazioni
La prima avvertenza, valida per ogni cosmetico, è quella di leggere con attenzione l’etichetta, dove sono riportate non solo le alghe presenti nella confezione ma anche la loro concentrazione in percentuale.
«Il secondo suggerimento, non meno importante riguarda la conservazione del prodotto», prosegue la cosmetologa. «I pigmenti delle alghe, infatti, sono sensibili alla luce, ossidandosi con facilità: pertanto consiglio di tenerle al buio, in un armadietto chiuso».
L’impiego è crescente in cosmetica. «Ma il potenziale delle alghe è ancora in gran parte inutilizzato», conclude Catozzi, «per la complessità dei processi di estrazione e di purificazione. È un mondo tutto da esplorare, per il benessere nostro e dell’ambiente in cui viviamo».