Ho 80 anni, qualche mese fa sono caduto e da una risonanza di controllo è risultato un ictus. I medici hanno deciso una fisioterapia di riabilitazione, ho provato in diversi centri ma dovrò attendere un paio d’anni. Nel frattempo, cosa posso fare a casa, soprattutto per evitare di cadere di nuovo?
Bellino P., Teramo

La risposta di Irene Aprile, responsabile del dipartimento di Riabilitazione neuromotoria alla Fondazione Don Carlo Gnocchi

Gentile signore, la ringraziamo per aver condiviso la sua esperienza. Comprendiamo bene la difficoltà di affrontare attese lunghe, ma la buona notizia è che anche a casa, con alcune attenzioni, può fare qualcosa per favorire il recupero. In attesa di un percorso fisioterapico strutturato, ecco alcune indicazioni generali e consigli pratici.

Sicurezza in casa
Per ridurre il rischio di cadute, tenga liberi i passaggi da tappeti e fili, usi scarpe chiuse e stabili, e se possibile installi corrimano nei punti critici come corridoi e bagni. All’inizio può appoggiarsi a un bastone o a un deambulatore per gli spostamenti lunghi.

Esercizi semplici e sicuri
Piccoli esercizi quotidiani, da fare da seduto, solo se la sua condizione lo permette e con un familiare vicino, possono aiutare a stimolare equilibrio e coordinazione.
Se un braccio non si muove bene: usi l’altro braccio per accompagnarlo delicatamente nei movimenti. Sollevi le spalle verso le orecchie e le rilassi; alzi lentamente il braccio davanti a sé; apra il braccio verso l’esterno e poi lo riporti vicino al corpo; pieghi il gomito portando la mano verso la spalla; appoggi le mani sul tavolo e faccia scivolare avanti la mano colpita con l’aiuto della sana.
Se riesce a muovere entrambe le braccia da solo: sollevi le spalle verso le orecchie e le rilassi; alzi lentamente le braccia davanti a sé; apra le braccia lateralmente e le riporti vicino al corpo; pieghi i gomiti portando le mani verso le spalle; appoggi le mani sul tavolo e faccia scivolare avanti entrambe le mani, come per accarezzare il tavolo.
Sollevamento alternato delle ginocchia: sieda con la schiena dritta, sollevi lentamente una gamba piegando il ginocchio verso l’alto, poi abbassi la gamba e ripeta con l’altra.
Allungamento delle gambe: da seduto, stenda una gamba in avanti fino quasi a distenderla, mantenendo il piede a martello. Mantenga la posizione per qualche secondo, poi abbassi lentamente. Alterni con l’altra gamba.
Apri e chiudi le ginocchia: con i piedi ben appoggiati a terra e le mani sulle cosce, apra lentamente le ginocchia verso l’esterno e riporti al centro.
Punta-tacco con i piedi: tenga i talloni a terra e sollevi solo la punta dei piedi verso l’alto, poi abbassi le punte e sollevi i talloni.

Con un appoggio sicuro, può poi eseguire i seguenti esercizi in piedi.
Alzarsi e sedersi su una sedia: inizi utilizzando entrambe le mani in appoggio sul tavolo, poi con una sola mano, fino a evitare di appoggiarsi sulle braccia.
Piccoli passi sul posto: sollevi un piede alla volta, simulando piccoli passi, mantenendo sempre un sostegno stabile vicino.

Infine, alcuni consigli pratici:
• esegua pochi movimenti, senza fretta (anche solo 5 ripetizioni);
• respiri lentamente e si rilassi tra un esercizio e l’altro;
• non forzi mai braccia o gambe: se sente dolore, si fermi;
• è meglio fare più volte al giorno pochi minuti, invece di un’unica sessione lunga.

Allenamento progressivo
Piccoli esercizi quotidiani, anche solo per 5-10 minuti, sono più efficaci di sforzi intensi. La costanza e la prudenza aiutano il cervello a ripristinare gradualmente i meccanismi dell’equilibrio.

Controlli medici
Continui a seguire con attenzione la terapia per la pressione e le altre eventuali malattie. Valuti con il neurologo o il fisiatra la possibilità di fisioterapia domiciliare o di un percorso riabilitativo tramite Asl, che spesso permette tempi più rapidi rispetto ai centri.

Attenzione ai segnali
Se dovessero comparire improvvisamente sintomi come forte vertigine, difficoltà a parlare, perdita di forza o sensibilità, si rivolga subito al pronto soccorso.