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La miopia può essere risolta grazie alla chirurgia refrattiva laser, cioè alla correzione mediante laser del difetto visivo. Semplificando, il trattamento punta a rimodellare la cornea, correggendo i difetti di refrazione, che impediscono di mettere bene a fuoco gli oggetti e le persone che ci stanno intorno. Alle tecniche classiche (come Prk-Asa e Lasik) si aggiungono le più recenti (per esempio, Smile). Sono tecniche sicure, ma richiedono grandissima serietà, completezza e precisione nelle valutazioni preliminari.
I presupposti
La chirurgia refrattiva può essere eseguita in pazienti in buona salute e con stabilità del difetto refrattivo certa di almeno un anno dall’ultima visita oculistica di controllo (di solito la miopia si stabilizza non prima dei 20-23 anni). Le caratteristiche anatomiche degli occhi devono essere nella norma.
Vengono valutate nel dettaglio forma, spessore, regolarità e proprietà biomeccaniche della cornea, che è la parte dell’occhio su cui si interviene. Grande attenzione va posta se il numero di diottrie di miopia da ridurre è elevato, perché la cornea dev’essere “appiattita” molto, con una riduzione dello spessore non possibile in tutti gli occhi.
Relazione medico-paziente
Il paziente dev’essere conscio del fatto che non vi è nessuna magia nell’intervento: nonostante si punti sempre a un’eliminazione totale del difetto presente, in una percentuale ridotta di casi è possibile che rimanga sino a un 10% del difetto originale. Non tutti sono candidati idonei e i risultati tengono necessariamente conto dell’età anagrafica: una correzione della miopia nel paziente quarantenne o più darà buona visione per lontano, ma porterà prima o poi alla necessità di utilizzare occhiali per lettura, data la presbiopia che si manifesta proprio in questa età.
L’intervento
Non è invasivo e si svolge in ambulatorio, con anestesia topica somministrata tramite collirio e nessuna sedazione. Dura pochi minuti e usualmente si trattano contemporaneamente entrambi gli occhi. Nonostante la grandissima sicurezza e affidabilità, esistono rare complicazioni intra e post operatorie che, per una corretta gestione e risoluzione, necessitano di accurato approccio diagnostico, controlli regolari e assoluta adesione alla terapia prescritta.
Il Servizio sanitario
Non rimborsa la chirurgia refrattiva, salvo alcune eccezioni stabilite dai Lea (i Livelli essenziali di assistenza), che riguardano per esempio chi subisce infezioni o traumi gravi o è affetto da malattie genetiche della cornea. L’intervento per la miopia non rientra neppure fra le spese sanitarie detraibili, tranne in alcuni casi, come l’intolleranza alle lenti a contatto.