PHOTO
Mio marito, per un problema alla prostata, sta assumendo un farmaco che gli scatena frequenti vampate di calore, proprio come quelle che vengono a noi donne quando andiamo in menopausa. Mi chiedo il perché di questo effetto collaterale. Grazie, cordiali saluti.
Chiara R.
La risposta di Nicola Nicolai, direttore della struttura complessa di Urologia oncologica all’Istituto nazionale dei tumori di Milano
Buongiorno, dando per scontato che la prescrizione sia appropriata, i farmaci che provocano questi effetti appartengono alla categoria degli agonisti o antagonisti dell’LHRH (Luteinizing Hormone-Releasing Hormone, ovvero ormone di rilascio dell’ormone luteinizzante). Tali farmaci determinano una castrazione chimica, condizione che si tende a raggiungere per il trattamento di alcune fasi della malattia prostatica.
Infatti il carcinoma prostatico, almeno all’esordio, è sensibile agli ormoni maschili (in particolare, il testosterone) e la loro presenza ne promuove la crescita. Privare l’organismo degli ormoni maschili (la castrazione, appunto) permette di controllare e curare la malattia. Le conseguenze sono assai simili a quelle determinate dalla mancanza degli ormoni femminili che avviene durante l’esordio della menopausa, e comportano sintomi come quelli da lei descritti, oltre a un effetto sull’umore.
Nel lungo termine gli agonisti o antagonisti dell’LHRH possono essere causa di ulteriori effetti che possono essere contrastati dall’assunzione di altri farmaci. L’oncologo medico, l’urologo o l’oncologo radioterapista che ha prescritto il farmaco a suo marito potrà provvedere a illustrarle la situazione e i provvedimenti da prendere.