PHOTO
I peperoni sono poveri di calorie e ricchi di acqua e di fibra, che contribuisce a favorire il senso di sazietà durante il pasto. Sono tra gli alimenti più ricchi di vitamina C. Uno solo supera addirittura il fabbisogno giornaliero del micronutriente: ne possiede più di un paio di kiwi e quasi il doppio di un’arancia. La porzione deve però essere consumata cruda, in pinzimonio o per insaporire una buona insalata, perché la vitamina deperisce velocemente col calore.
Un’altra vitamina di cui sono ricchi i peperoni è la vitamina A, contenuta nella forma dei suoi precursori, i famosi carotenoidi. Quelli con attività provitaminica sono soprattutto nei peperoni di colore giallo o rosso, come il beta-carotene e l’alfa-carotene.
I carotenoidi hanno il vantaggio di resistere alle alte temperature, anzi con la cottura può aumentare la biodisponibilità dei carotenoidi. Sono numerosi gli studi che hanno evidenziato l’impatto positivo che hanno sulla salute. A beneficiarne principalmente è il cuore.
Il consiglio è di alternare il consumo del vegetale cotto in padella, al forno o alla griglia al consumo fresco e crudo.
Origini messicane
Il peperone rientra nella famiglia delle Solanacee, la stessa delle patate. Ha origine in Messico e in altre regioni dell’America centrale, per poi raggiungere il resto del mondo grazie a esploratori spagnoli e portoghesi a partire dal XVI secolo. Oggi la produzione è diffusa anche in Italia, soprattutto nelle regioni del centro-sud, ed è considerato di stagione da giugno a ottobre.
La porzione
La porzione standard di verdure è di 200-250 grammi ed è pari circa a un peperone grande. Varie le preparazioni: in Basilicata i peperoni si servono cruschi, cioè croccanti, in Abruzzo cucinati con “le ove” e detti “pipindune”.
Valori nutrizionali
(per 100 g di parte edibile)
- Energia: 26 kcal
- Acqua: 92.3 g
- Proteine: 0.9 g
- Carboidrati disponibili: 4,2 g
- Zuccheri solubili: 4,2 g
- Fibra totale: 1.9 g
- Lipidi: 0,3 g
Poche calorie
I peperoni hanno appena 26 calorie per ogni etto di parte edibile. Possono essere definiti dietetici ma dipende dalla preparazione: se fritti e per giunta con molto olio, il contenuto energetico aumenta.
La vitamina A
Dal beta-carotene e dall’alfa-carotene dei peperoni rossi e gialli il nostro corpo ricava la vitamina A, che è importante per l’integrità del sistema immunitario. I carotenoidi diventano maggiormente biodisponibili con la cottura.
Il potassio
I peperoni sono ricchi di potassio, minerale che si perde con il sudore e che è necessario reintegrare a tavola. Il potassio, in coppia con il sodio, regola il battito del cuore e altri meccanismi fondamentali per la vita, inclusa la pressione arteriosa, tanto che un buon apporto alimentare è associato alla riduzione dell’ipertensione.
Viva l’olio
Occorre ricordarsi di aggiungere un filo d’olio extravergine d’oliva quando si cucinano i peperoni, per permettere l’assorbimento dei carotenoidi, che ben si sciolgono nei grassi e vengono assorbiti meglio dall’organismo.
E i verdi?
I peperoni verdi, che hanno questo colore perché raccolti prima di essere giunti a maturazione, hanno una quantità inferiore di carotenoidi ma contengono molta clorofilla, studiata per i suoi possibili effetti anti-età sull’uomo.