PHOTO
In un famoso filmato Winston Churchill, lo statista ricordato per l’energia con la quale guidò il Regno Unito nella guerra contro il nazismo, si lascia andare a testa in giù da uno scivolo nelle acque della riviera francese. Il filmato, del 1934, che si può trovare in Rete, è noto anche perché, quando emerge, il futuro primo ministro sembra aver perso il costume, che galleggia davanti a lui. Churchill, che all’epoca aveva sessant’anni, amava fare il bagno, nuotare e intrattenersi in acqua. Una circostanza che probabilmente ha contribuito alla tempra del “vecchio leone”, vissuto fino a 90 anni nonostante qualche serio problema di salute, come polmoniti e attacchi ischemici, e nonostante l’inveterato gusto per whisky, cognac e champagne.
È tempo di vacanze e per la metà degli italiani, dicono le statistiche, la destinazione preferita è il mare. Oltre a offrire relax, può essere una specie di palestra e parco giochi a cielo aperto per adulti e bambini.
«Mare, sole e luce spingono al movimento e alle relazioni sociali», dice Luca Revelli, chirurgo endocrino e vascolare al Policlinico Gemelli, docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e direttore del Master di Medicina del mare. «Condizionano il tono dell’umore, tanto che migliorano anche le sindromi depressive».
Già andare in spiaggia fa bene, ma se vogliamo cogliere tutti i benefici di una vacanza al mare meglio vincere la pigrizia e andare oltre al riposo sotto l’ombrellone e qualche breve immersione rinfrescante.
Il nuoto
Muoversi in acqua è una forma di allenamento che coinvolge più gruppi muscolari e offre i vantaggi dovuti alla maggiore leggerezza del corpo nel liquido.
D’estate, in cima alla lista delle attività c’è naturalmente il nuoto. Lo sport completo per antonomasia, quello che si consiglia ai bambini per farli crescere forti e sani, fa bene a qualsiasi età: rilassa i muscoli e può risolvere contratture, liberando articolazioni irrigidite dall’artrosi. Con il suo ritmo regolare, è poi un buon esercizio cardio-respiratorio.
La camminata nell’acqua
Ma già semplicemente camminare nell’acqua porta grandi benefici. «Migliora il ritorno venoso e linfatico», spiega Revelli. «La pressione e la temperatura dell’acqua, che è generalmente più bassa di quella dell’aria, insieme al moto ondoso stimolano la circolazione. Per le gambe gonfie, per esempio, è particolarmente indicata una passeggiata lenta con l’acqua fino alle ginocchia».
Le competizioni spassose
Ma considerato che una vacanza al mare è anche un’occasione di svago e attività ludiche ecco, di seguito, qualche proposta di giochi acquatici adatti sia ai bambini che agli adulti.
• Palla avvelenata. Si lancia una palla di gomma cercando di colpire gli avversari. Chi è colpito esce dal gioco o cambia ruolo.
• Duello equestre. È un classico, due o più coppie si sfidano, con un giocatore che si siede sulle spalle dell’altro (il “cavallo”), si cerca di spingere gli avversari in acqua per vincere.
• Ruba bandiera in acqua. Si posiziona un oggetto galleggiante a metà distanza tra due squadre. Al via, si nuota per recuperarlo e portarlo alla propria base.
• Staffetta a nuoto. Con o senza attrezzi (materassini, salvagenti), si organizzano piccole gare a squadre.
• Pallanuoto improvvisata. Basta una palla leggera e due punti che definiscono le porte (per esempio un salvagente o due oggetti galleggianti).
• Pallavolo in acqua. Se l’acqua non è troppo alta, si può improvvisare una rete da volley immaginaria e giocare con una palla leggera.
• Sfida di apnee. Gara a chi riesce a restare più a lungo sott’acqua (da fare sempre con un supervisione).
• Trova l’oggetto. Si lanciano oggetti pesanti che affondano (per esempio sassi colorati): chi ne recupera di più vince.