Fabrizio, 60 anni, ha un distributore di benzina ad Azzano San Paolo e ad alzarsi presto era già abituato; ma adesso, per tre o quattro volte la settimana, la sveglia suona ancora prima: attorno alle cinque. «Non mi pesa», dice, «se sei da solo ti dici, “ma sì, magari vado domani”, invece se vai con altri, sei stimolato a fare meglio e sei disposto a qualche sacrificio. Da quando ho iniziato mi sento meglio e ho perso 11 chili».
Luca, 54 anni, è invece un sommelier e rappresentante di vini, spesso la sera è impegnato col lavoro, in serate di degustazione e corsi, quindi non sarebbe molto mattiniero: «Quando riesco ad andare, poi la giornata è assolutamente migliore, la mente è lucidissima e il corpo super attivo».
Sono due “podisti insonni”. Un gruppo che si ritrova la mattina alle cinque e mezza per correre o camminare, tra Bergamo e dintorni; sia d’estate, quando è già chiaro, sia col buio pesto dell’inverno. Prima delle sette si è finito, si torna a casa, una doccia e inizia la giornata ordinaria.

Benessere per corpo e mente
A chi darebbe chissà cosa per restare a letto mezz’ora in più, può apparire un po’ folle. Ma i podisti insonni sono entusiasti: il benessere, per il corpo e per la mente, sembra compensare ampiamente il disagio di uscire prima dell’alba anche quando fuori, nelle Prealpi bergamasche, il termometro è attorno a zero.
L’idea è nata, un po’ per caso e un po’ per scommessa, 15 anni fa: «All’inizio eravamo in tre», spiega la promotrice, Margaret Longo, 54 anni, di Zanica, ex dipendente dell’azienda di famiglia e ora mamma a tempo pieno (di due adolescenti che di uscire a quell’ora non ci pensano neppure). «Man mano che uscivamo incontravamo gente che voleva venire con noi». Strada facendo il gruppo si è allargato e strutturato. Oggi Longo è presidente dell’Associazione sportiva dilettantistica Podisti Insonni, che conta oltre cento tesserati.
Due i gruppi: i corridori e i camminatori. La compagnia è eterogenea: «Vengono insegnanti, operai, professionisti... di tutte le età, con una prevalenza attorno ai 45-50 anni, circa la metà sono uomini e la metà donne». Tutto super organizzato e con un occhio alla preparazione fisica.

I podisti in allenamento: il calendario settimanale, oltre alle uscite, comprende sessioni di riscaldamento e preparazione alla corsa.
I podisti in allenamento: il calendario settimanale, oltre alle uscite, comprende sessioni di riscaldamento e preparazione alla corsa.

I podisti in allenamento: il calendario settimanale, oltre alle uscite, comprende sessioni di riscaldamento e preparazione alla corsa.

Percorso tra Zanica e dintorni
Dal martedì al giovedì il percorso è tra Zanica e i Comuni limitrofi. Il martedì prima di correre si fa un po’ di riscaldamento nella pista d’atletica comunale e il mercoledì si fanno esercizi di potenziamento nella palestra. Il venerdì si parte dal parcheggio della Malpensata, vicino alla stazione di Bergamo, e si segue un tracciato tra le mura e le vie della città alta. Tutto piuttosto impegnativo, ma non competitivo: «Se qualcuno rallenta, lo aspettiamo».

La domenica il percorso è più lungo, anche 20 chilometri, ma si parte un po’ più tardi, orario variabile a seconda del programma che si decide di volta in volta. Sabato e lunedì, riposo.

La bellezza di stare insieme
Che fare moto regolarmente sia salutare è certificato dalla scienza, ma non è solo questione di fitness. A sentire chi partecipa, sono lo stare insieme, la socialità, le amicizie che si creano ad aver alimentato il successo dell’iniziativa. Che non si limita al fitness e a iniziative comunitarie come feste e cene comunitarie.
Dal piacere di essere in gruppo all’impegno sociale il passo è stato breve. Innanzitutto, la sensibilizzazione sul tema della violenza sulle donne. Si è cominciato con il dare un nome nuovo, Mai più sola, all’uscita del venerdì, quella in città. «L’allenamento è aperto a tutti ma cerchiamo di coinvolgere soprattutto quelle donne che vorrebbero fare attività fisica ma non se la sentono di uscire da sole», dice Longo. «Con noi possono uscire in sicurezza».

Impegno contro i femminicidi
C’è inoltre la Running against violence against women (corsa contro la violenza contro le donne), una corsa di 10 chilometri in cui ogni partecipante porta un pettorale con il nome di una vittima di femminicidio. E l’evento dell’8 marzo: «Tutti gli anni scegliamo una poesia di Alda Merini, la scriviamo su un centinaio di foglietti che arrotoliamo e poi regaliamo alle donne che incontriamo nel nostro percorso, facendo gli auguri per la festa della donna».
Poi le vere e proprie iniziative di beneficenza. La più importante è la Papa Gio run, organizzata in collaborazione con il Comune di Bergamo. Il nome richiama quello dell’ospedale bergamasco Papa Giovanni XXIII: corsa e camminata con partenza dall’ospedale, più una lotteria a premi. I ricavi sono interamente versati a un’associazione per la lotta alle leucemie. «In quattro edizioni siamo passati da 1.700 a quasi tremila partecipanti», dice Longo, «e gli incassi sono lievitati 18mila a 50mila euro».

Il gruppo della Papa Gio run, evento di beneficenza
Il gruppo della Papa Gio run, evento di beneficenza

Il gruppo della Papa Gio run, evento di beneficenza

Podisti insonni è un modello esportabile altrove? La presidente risponde: «Certamente, bisogna avere voglia di alzarsi presto la mattina e di stare insieme, anche usando i social, Facebook, Instragram... Noi abbiamo organizzato delle uscite a Brescia e anche a Milano. Correre nelle città grandi senza nessuno in giro è bellissimo».