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La conduttrice televisiva Bianca Guaccero hadichiarato a BenEssere di essere allergica al nichel. Foto di Adolfo Franzò (outfit Pinko, make up/Hair Claudia Ferri). Si ringraziano per l’ospitalità Angelineria e Angelina a Testaccio, a Roma.
L’allergia alimentare al nichel spesso è difficile da individuare perché le sue manifestazioni non sono sempre di tipo cutaneo e non sono obbligatoriamente associate al contatto con i metalli. Per questa ragione molte persone a volte aspettano anni prima di avere una diagnosi precisa.
Negli oggetti
Il nichel è presente in molti oggetti di uso comune, come:
• articoli di bigiotteria (orecchini, piercing, braccialetti) e accessori (ciondoli, chiavi, occhiali, cinture);
• oggetti metallici come pentole, stoviglie, monete;
• detersivi, prodotti per l’igiene personale, cosmetici, solari (se è assente, deve essere specificato in etichetta).
Nell’allergia da contatto i sintomi si manifestano sulla pelle, ma non necessariamente nella zona che è entrata in contatto con il metallo:
• dermatite sotto forma di chiazze rosse, ruvide e spesso desquamanti;
• prurito intenso.
Nei cibi
Il nichel si trova in tutti gli alimenti: al momento non ci sono dati scientifici scientifici che spieghino il meccanismo che regola le reazioni allergiche ad alcuni cibi in particolare e non ad altri, ma si può fare una lista di quelli a rischio, basata sulla frequenza di reazioni avverse lamentate dai pazienti:
• pomodori;
• alcune verdure (cavoli, verze, broccoli, asparagi, spinaci);
• cipolla e aglio;
• frutta a guscio, agrumi, prugne;
• lieviti (contenuti nei prodotti da forno);
• prodotti ittici (pesce azzurro, molluschi, polpo, calamari);
• legumi;
• tè;
• cacao.
L’allergia alimentare al nichel si manifesta con disturbi fastidiosi, ma in genere non gravi. I sintomi possono:
• interessare l’apparato gastrointestinale (meteorismo, gonfiore addominale, alvo altalenante che può andare dalla stitichezza alla diarrea, aftosi orale, cioè ulcere in bocca);
• coinvolgere gli organi urogenitali (sensazione di fastidio mentre si urina - anche transitoria - cistiti, infezioni urinarie recidivanti, vaginiti - spesso da Candida - causate dall’alterazione della microflora vaginale);
• essere di carattere generale (come indebolimento della chioma, fragilità delle unghie, cefalea ricorrente, formicolii e crampi muscolari agli arti superiori e inferiori legati all’accumulo del nichel nelle guaine dei nervi, che altera la conduzione degli stimoli nervosi).
La coincidenza
I pazienti che presentano i sintomi cutanei non necessariamente manifestano l’allergia di tipo alimentare, e viceversa. Si è osservato anche che molte persone allergiche al nichel sono allo stesso tempo intolleranti al lattosio.
La diagnosi
L’unico test validato scientificamente è il patch test, che è efficace solo per l’allergia da contatto. L’esame consiste nell’applicazione della sostanza (per un periodo di 72-96 ore) sulla schiena mediante un cerotto e nell’analisi delle reazioni locali. Per quanto riguarda l’allergia alimentare al nichel invece non esistono esami specifici, per cui si ricorre alla sospensione dell’assunzione degli alimenti più frequentemente coinvolti nelle reazioni avverse, per un periodo tra uno e tre mesi (a seconda della gravità delle manifestazioni cliniche presentate dal paziente) e la loro reintroduzione graduale, non sovrapponendo mai gli alimenti.
Il trattamento
Le cure con i farmaci a base di cortisone sono efficaci solo per contrastare i sintomi dermatologici. Per quanto concerne i sintomi scatenati dagli alimenti, che in genere non durano a lungo, l’unica soluzione è escludere dalla dieta il cibo incriminato. Inoltre, è consigliabile non utilizzare gioielli, utensili né cosmetici che contengano il metallo, oltre a evitare il fumo, perché il nichel è presente nelle sigarette.