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Foto di Adolfo Franzò
Attrice brillante, versatile, amatissima dal pubblico italiano, attualmente al cinema con il dramedy Fuori la verità, insieme a Claudia Pandolfi e Claudio Amendola, Claudia Gerini ha saputo attraversare le varie fasi della vita con grazia e grinta. Ed è con una grande consapevolezza che oggi, a 53 anni, racconta il suo percorso di avvicinamento alla menopausa.
Claudia Gerini, come sta vivendo i cambiamenti in questa fase della sua vita di donna?
«Sono in perimenopausa, che è la fase di transizione che precede la menopausa vera e propria, quando è passato un anno dall’ultima mestruazione. Devo dire che l’impatto tutto sommato è leggero, soprattutto a livello psicologico. Il ciclo vitale va avanti ed è qualcosa che va accettato con naturalezza, anche se ovviamente alcune cose sono cambiate. Ho iniziato ad avere le vampate notturne, i classici momenti di calore intenso e di sudorazione. E mi commuovo molto più facilmente».
Pensa di ricorrere alla terapia ormonale sostitutiva?
«Al momento no. Ho deciso di accogliere anche questo aspetto. Non so, mi sembrano emozioni che mi aiutano a recitare in modo ancora più intenso».
Il suo corpo sta cambiando?
«Il corpo cambia, è inevitabile, soprattutto a livello ormonale. Avevo preso qualche chilo, ma niente di drammatico. Più che altro ho imparato a non sottovalutare i piccoli aumenti di peso. Se non fai attenzione, un anno sono due chili, poi tre, poi cinque e non è più facile perderli. Per questo mi sono rimessa in riga con una nuova educazione alimentare, anche se io sono sempre stata molto attenta tendendo, da quando ero bambina, ad avere forme più morbide».
Da quando è in perimenopausa ha notato più difficoltà nel dimagrire?
«Questo sì, sicuramente, perché il metabolismo rallenta. Per questo bisogna fare attenzione all’alimentazione e allenarsi in maniera più importante, facendo cardio e pesi».


Gerini è al cinema con la pellicola Fuori la verità, un dramedy che mescola dramma e commedia, per la regia di Davide Minnella. Nel cast anche Claudia Pandolfi e Claudio Amendola.
Ha visto le sue forme modificarsi?
«Devo dire di no, però le mie amiche dicono che gli effetti collaterali della menopausa compariranno più avanti».
Non parla di dieta, ma di educazione alimentare. Che significa nel suo caso?
«Non ho mai portato avanti una dieta restrittiva, ma ho sempre cercato una maniera il più possibile consapevole di alimentarmi. Come dicevo, in questi anni avevo messo su qualche chilo e mi sono documentata, ho scoperto come il glucosio possa interagire sul nostro corpo in maniera importante. Mi ha molto sorpreso il libro La rivoluzione del glucosio, edito da Vallardi in Italia, un best seller internazionale scritto dalla biochimica Jessie Inchauspé. Mi ha fatto capire quanto sia fondamentale evitare i picchi glicemici per tenere sotto controllo gli ormoni e il benessere generale. Così ho modificato il modo di assumere il cibo, dando un ordine diverso e accompagnando sempre le portate principali con verdure, per rallentare l’assorbimento degli zuccheri. Inoltre aggiungo sempre un cucchiaino di aceto di mele nell’insalata o in mezzo bicchiere d’acqua: un piccolo trucchetto sempre per frenare l’assimilazione del glucosio ai pasti».
Com’è arrivata a questo approccio? Si è rivolta a un nutrizionista?
«In realtà ho sempre avuto una grande curiosità per la nutrizione. Già dai tempi della dieta a Zona leggevo e mi informavo: mi interessava capire come il cibo influisce sugli ormoni, sull’energia, sull’umore. Ho scoperto La rivoluzione del glucosio e ho adottato i consigli del libro, anche perché sono facili da mettere in pratica».


A febbraio Gerini sarà nelle sale con la pellicola Prendiamoci una pausa, al fianco di Marco Giallini, per la regia di Christian Marazziti. La foto è di Adolfo Franzò.
In cosa consiste la rivoluzione?
«Praticamente bisogna cambiare l›ordine delle cose che si mangiano per cercare di appiattire la curva glicemica. Quando noi ingeriamo molti zuccheri, la curva si alza tantissimo e allo stesso modo precipita facendoci sentire stanchi e senza energia. Per cui ho imparato a mangiare come prima portata le verdure. Di qualsiasi tipo: broccoli, spinaci, cicoria, lattuga, perché formano nel nostro stomaco una sorta di guaina per gli zuccheri proprio per non far salire troppo la curva. Poi mangio un secondo e solo alla fine i carboidrati della pasta o del pane».
Al di là di questo, com’è il suo rapporto con il cibo?
«Abbastanza equilibrato. Da bambina ero un po’ cicciottella, e ho sempre avuto il timore di prendere peso. Però oggi il mio rapporto è sereno: mi piace cucinare, mangiare in compagnia, provare nuovi sapori. Sono consapevole, questo sì. Se sgarro, cerco di compensare perché il mio metabolismo non mi consente di mangiare tutto quello che voglio senza conseguenze. Non sono il tipo che dice: “Mangio tutto e non ingrasso”. Però non sono mai stata ossessionata dalle diete, preferisco costruire abitudini alimentari sane e sostenibili. Evito farine raffinate, limito gli zuccheri dei dolci e ascolto molto il mio corpo perché mi piace sentirmi leggera, vitale ed energica».
Si concede qualche sgarro?
«Assolutamente sì, non sono un robot. Ogni tanto ci sta un pezzo di cioccolato, soprattutto la sera. Però so che non posso esagerare: non ho un metabolismo “generoso” e devo stare attenta, non solo per motivi estetici o per il mio lavoro, ma soprattutto per stare bene».
E il movimento? Quanto conta?
«Tantissimo. Faccio hatha yoga due o tre volte alla settimana. È una pratica dolce ma profonda che si basa sull’equilibrio tra corpo e mente attraverso le asana (posizioni fisiche), il pranayama (respirazione) e la meditazione. A volte vado a lezione da un’insegnante, altre lo faccio a casa, anche solo per dieci minuti. È una pratica che mi aiuta a stare centrata e a sciogliere le tensioni. In passato ho fatto anche arti marziali e da ragazza nuotavo. Mi piace muovermi, soprattutto la mattina, e quando non posso fare sport cerco almeno di fare stretching».
Ha una routine di bellezza?
«Sì, ma senza ossessioni. Ogni sera detergo bene il viso e poi uso la crema idratante. Per il corpo uso creme nutrienti, niente snellenti o anticellulite. Poi ovviamente cerco di dormire bene, idratarmi molto, assumere magnesio, zinco, vitamina C. Ultimamente prendo anche il Nac (un composto derivato dall’aminoacido cisteina e utilizzato per le sue proprietà antiossidanti e di supporto al sistema immunitario) e il fungo Reishi (un fungo dalle proprietà antiossidanti, immunomodulanti e antinfiammatorie). Tutti gli integratori mi sono stati consigliati dal mio medico».
Fa anche trattamenti estetici?
«Qualche volta, ma non sono costante. L’anno scorso ho provato la radiofrequenza e l’endermologie, ma non sono trattamenti che faccio regolarmente. Preferisco affidarmi al movimento, alla buona alimentazione e al benessere interiore».













