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Roberto Tronconi
Se abbiamo voglia di qualcosa di dolce non è perché siamo semplicemente golosi. La scienza dell’alimentazione ha dimostrato che l’amido e gli zuccheri, e cioè i carboidrati, sono la principale fonte di energia per il nostro organismo e che ogni giorno ne abbiamo bisogno nelle giuste quantità. Ed è per questo che li desideriamo, li cerchiamo.
È anche scientificamente provato che quando siamo tristi ne sentiamo quasi l’urgenza, perché gli zuccheri tirano su glicemia e morale: il sapore dolce ci consola.
Una ricerca molto interessante ha osservato che se una donna incinta consuma un pezzetto di dolce, il feto sorride e fa le capriole, se invece consuma un cibo dal sapore amaro il feto reagisce con smorfie di disgusto, Insomma, la nostra natura umana ci fa amare i dolci ancora prima di venire al mondo.
Il problema è che però negli ultimi vent’anni abbiamo preso delle abitudini sbagliate: ne mangiamo tanti e anche troppo spesso, almeno una volta giorno, se non di più. Invece tutte le raccomandazioni nutrizionali indicano per i dolci un consumo occasionale di due-tre volte alla settimana, perché giornalmente abbiamo bisogno di altri tipi di carboidrati, come il pane e la pasta.
L’altro problema è che la maggior parte delle volte i dolci in commercio sono troppo ricchi di zuccheri e molti palati si sono abituati oramai a questo sapore alterato. E questo porta ad aggiungere tanto zucchero nel caffè, a consumare bevande zuccherate quando invece dovremmo cercare di limitare il consumo degli zuccheri per non incorrere nell’aumento di peso e nel rischio del diabete di tipo 2. Tra le cause di questa malattia è complice la mancanza di movimento fisico: siamo troppo sedentari e ingeriamo più calorie rispetto a quelle che consumiamo.
Ma per non rinunciare completamente a questi alimenti che ci fanno sentire più felici e ci consolano quando siamo giù di morale, possiamo imparare alcuni semplici trucchi. È una soluzione perfetta anche per portare in tavola alternative meno caloriche durante le vacanze di Natale.
Ecco sei semplici e utili accorgimenti per preparare in casa i nostri “dolci meno dolci”.
Le farine
Quando prepariamo le nostre torte, sono da prediligere le farine integrali e semi-integrali, anche soltanto per metà dell’impasto: sono più ricche di fibra alimentare, che rallenta l’assorbimento intestinale degli zuccheri. Sono ammissibili le farine di tipo 0 e sono da sperimentare negli impasti le farine di castagne o nocciole e i frullati di fagioli neri. Sconsigliato l’impiego al 100% di farina di tipo 00 o raffinata di riso.
Lo zucchero
Bianco o grezzo che sia, non dovrebbe superare il 15% del peso totale dell’impasto, cioè 150 grammi per ogni chilo di preparazione.
Cioccolato
Il cacao è un primo attore di torte e budini. Aggiunge un tocco di salute ai dolci perché ha funzioni antiossidanti e protettive contro le malattie cardiovascolari come infarto e ictus. Se si usa il cioccolato, sciolto a bagnomaria o spezzettato, è meglio che sia fondente almeno al 70%.
Frutta
Nei dolci è benvenuta la frutta fresca, secca e a guscio. Per chi adora le crostate: nelle marmellate si mantengono alcuni fitocomposti benefici, come le antocianine di fragole e mirtilli, e gli ellagitannini dei lamponi: l’ideale sono le composte, che hanno una quantità ridotta di zuccheri.
Alternative veg
Nessun veto all’impiego di uova e latte vaccino come ingredienti, considerando che è meglio non esagerare con i prodotti animali. Al posto del latte di mucca si può usare una bevanda vegetale come il latte di soia (purché senza zuccheri aggiunti). Invece del burro, quando possibile, l’olio extravergine d’oliva o l’olio di semi spremuto a freddo.
Attenzione alle porzioni e alle quantità
I dolci occupano l’apice della piramide della dieta mediterranea, quindi sono alimenti che non si dovrebbero mangiare ogni giorno: meno di tre porzioni a settimana, che siano dessert industriali o biscotti fatti in casa. Un consiglio per limitarne la quantità: serviteli sempre con un po’ di frutta fresca di stagione.
Consumando i dolci meno dolci, il nostro palato si affinerà e inizieremo anche ad aggiungere meno zucchero nel nostro caffè e a non desiderare le bevande zuccherate, nemiche della salute.
Le ricette dei dolci meno dolci
Torta di mele integrale
Crostata integrale con composta di mirtilli
Torta all’acqua al cacao













